Emilio Fede, il fido per antonomasia nella galassia berlusconiana, colui che strappato alla Tv di Stato (a suon di milioni) fu messo alla conduzione del più fazioso dei tg del Biscione, è il grande assente alle esequie di Stato. A causa dell'autista, come fa sapere (lui stesso) via Instagram.
Direttamente da un'auto in viaggio verso Arcore, insieme a un collega che gli ha offerto un passaggio, l'ex direttore del Tg4 racconta la sua disavventura, e non trattiene la rabbia. “Cari amici, siamo qui in auto, aggrovigliati in una situazione di mistero e di dolore al centro della quale c’è la fine di Berlusconi, il funerale, Milano piegata in ginocchio per salutare quest’uomo straordinario. E purtroppo insieme a tutto questo c’è la meschinità di alcuni personaggi che hanno tentato di speculare economicamente: coraggio Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza, intervenite!”. Raccontando poi di come il suo autista l’abbia lasciato solo. “Un personaggio veramente squallido, che va preso e arrestato. Ha fermato la mia macchina, non mi ha consentito di partire in tempo per seguire il corteo funebre, che già soltanto a dirlo piango”.
A quel punto un certo Alfredo (suo amico) lo chiama e gli chiede il motivo dell’assenza, e l’ex mezzo busto si sfoga anche contro di lui: “Se vieni qua ti regalo cinquemila euro e te lo spiego (perché non sono al funerale, ndr)! Vieni! Vieni! P*rco l*rido, figlio di una p*ttana b*gascia, cornuto di m*rda, che tu possa morire di un cancro al buco del c*lo che tanto lo hai usato da f*ocio. Sono in mano a delle m*rde!”. Alla fine Fede confessa comunque di aver preferito non essere presente alla cerimonia: “Ciao Presidente Berlusconi, sono anche contento di non arrivare in tempo: per lungo tempo guardare una bara sapendo che dentro ci sei tu e avendo la forza dentro che mi occorre di allungare la mano e dire ‘Silvio, vengo con te! Non mi mollare. Io ormai ho 92 anni, voglio raggiungerti al più presto”.
Vogliamo ricordarlo così, seduto su una panchina della villa, ad aspettare il feretro...