L'estate milanese 2024 non è tra le più fortunate per i fan della musica. Strano, potreste dire, visto che in meno di un mese abbiamo visto passare a Milano artisti, italiani e stranieri, Taylor Swift in ultima, che hanno animato la città, creato code fuori da stadi e venue varie, portato soldi, ma soprattutto resi felici i fan. Ma ne siete proprio sicuri? Provate a chiedere ai fan di Calcutta, ammassati fuori dall'Ippodromo Snai San Siro a concerto già iniziato, se sono davvero felici. Quello delle file è un problema sotto gli occhi di tutti. Non tanto per i fan accampati giorni prima, una scelta opinabile ma che di fatto non fa del male a nessuno, ma per tutte quelle file che mandano in cortocircuito gli ingressi, causando disagi ed entrate molto in ritardo. Ovviamente è di fondamentale importanza il tema della sicurezza. Sono tantissimi i fan che nelle ultime settimane hanno raccontato di file interminabili, sotto al sole, dovute a questioni non meglio definite. Tutti in coda senza sapere perché, nonostante magari siano passate ore, la fila non scorra e si rimanga ancora lì ad aspettare di entrare mentre alcuni artisti si stanno già esibendo.
Su problematiche di questo tipo gli artisti possono fare ben poco. A mettercisi di mezzo, però, è anche il coprifuoco alle ore 23 imposto dal Comune di Milano. Bomba Dischi (etichetta di Calcutta, ndr) ha pubblicato sul suo profilo Instagram una stories in cui ha spiegato che proprio a causa del coprifuoco imposto il concerto del cantautore non poteva iniziare oltre le 21.20. Una comunicazione corretta da parte dell'etichetta, che probabilmente non è al corrente dei fan in fila che ancora aspettano di entrare a concerto iniziato. Per rendersi conto di quanto un fan possa essere incazzato e trovare la situazione indecente basta aprire Ticketone: un biglietto per il pit costa 63,25 euro, mentre un biglietto per il più "economico" posto unico 46 euro. E altro aspetto da tenere in considerazione: l'evento è sold out.
Tralasciando, perché ci sarebbe da aprire un lunghissimo capitolo a parte, i prezzi dei concerti, focalizziamoci sul secondo aspetto, il sold out. L'Ippodromo Snai San Siro dovrebbe riuscire a contenere circa 30mila persone. Il numero dei biglietti venduti dovrebbe essere ben conosciuto dagli organizzatori, che i partecipanti effettivi siano quelli è poi un altro discorso. Ma proprio perchè da tempo si conoscone il numero dei partecipanti al concerto, è davvero possibile non riuscire a gestire le code? Possibile che, come raccontato dai fan su Twitter, ma anche da alcuni della redazione di MOW presenti al concerto, alle 21.17 le persone fuori fossero quelle che vedete nelle immagini che già stanno circolando sui social?
"Un'ora e mezza di coda sotto al sole. Entrare al concerto iniziato da 30 minuti. Cassa per i token (non rimborsabili) 20 minuti. Inaccetabil", "Concerto di Calcutta a Milano, entratti a mezz'ora dall'inizio del concerto per non si capisce quale motivo, una fila che si è accalcata (giustamente), all'ingresso. La sicurezza che aiutava la gente a scavalcare le transenne. Tutto questo coronato dai cancelli ai quali non venivano controllati ne biglietti ne borse, quindi chiunque poteva entrare con qualsiasi cosa in borsa (ho visto bottiglie di vetro ovunque). Sicurezza 0. Da denuncia". Questi sono solo alcuni dei commenti dei fan su Twitter a quanto accaduto ieri sera. Il problema qui non è il caldo, la file per i token, ma la mancanza di sicurezza. Una mancanza riportata da chi è lì per il proprio artista preferito e ha pagato tra le 40 e le 60 euro, senza contare costi aggiuntivi. E non venite a parlare di coprifuoco. Non è venuto fuori ieri, ma lo scorso 24 aprile. Parliamo di mesi, non di giorni o di ore. Un coprifuoco, tra l'altro, stabilito per riuscire a "mettere d'accordo" i residenti della zona, che hanno più volte lamentato disagi e disturbo anche oltre la mezzanotte, gli organizzatori e gli spettatori. Qui, però, non ne esce contento nessuno, soprattutto gli spettatori, che pagano profumatamente. Conoscete le regole, sapete da tempo quante persone, numero più numero meno, saranno presenti al concerto, è davvero possibile non riuscire a gestirle?
Calcutta, alla fine, decide di "violare" il coprifuoco e riproporre due brani cantanti all'inizio del concerto per tutti quelli che sono rimasti fuori. Quelli che aspettando di entrare gridavano "vergogna". Vergogna sì, ma a vergognarsi non deve essere di certo il cantante, che qui poteva fare davvero ben poco. Intanto Morgan, accusato di stalking da Angelica Schiatti (attuale compagna di Calcutta e che ha aperto il live), ha colto l'occasione per attaccare il collega pubblicando su Instagram (per poi cancellarlo) il video delle proteste dei fan e scrivendo: "Concerto Calcutta, la gente grida 'vergogna'. Ipotesi: 1 – Perché è completamente stonato 2 – Perché è inguardabile 3 – Perché ha ricattato la Warner per farmi licenziare 4 – Cattivi odori". Una querelle che è destinata a proseguire.