Ragazzi, dobbiamo assolutamente unirci per affrontare la situazione cannabis in Italia: tra diritti negati e contraddizioni da risolvere, cosa succederà ai 6 milioni di consumatori in Italia? Anche chi ne fa uso con prescrizione medica rischia di trovarsi in una situazione assurda: tracce di cannabis nel sangue possono bastare per togliervi il diritto di guidare, indipendentemente da quando è stata consumata o se siete perfettamente lucidi. Nel resto del mondo, la cannabis è al centro di una rivoluzione economica e sociale. Negli Stati Uniti è persino quotata in borsa. Ma da noi? Siamo bloccati da una normativa che penalizza pazienti e cittadini. Elon Musk, ad esempio, non potrebbe guidare in Italia per via delle sue abitudini, a meno che non lasci fare tutto alla sua Tesla.
E intanto, siamo alleati degli Stati Uniti per armi e guerre, ma ignoriamo le trasformazioni sociali e culturali che avvengono Oltreoceano. È un paradosso inaccettabile: collaboriamo su temi strategici, ma restiamo indietro su libertà civili ed economiche emergenti come quella della cannabis legale. È il momento di agire. Noi siamo uno dei pochi centri in Italia che prescrivono cannabis medica. Venite a trovarci. Fatevi la prescrizione. Ogni documento è un’arma pacifica per contestare una legge ingiusta. Non possiamo più rimanere in silenzio. Scendiamo in piazza, facciamo sentire la nostra voce e chiediamo un cambiamento concreto. È tempo di garantire diritti, dignità e coerenza a milioni di persone.