È l’alba di un giorno nuovo in America. Un momento straordinario: un privilegio poter testimoniare di persona non solo il più grande “ritorno” politico della storia d’America, ma la riaffermazione dei valori di buon senso e delle tradizioni che definiscono l'identità del popolo americano. L’atmosfera è carica di un entusiasmo contagioso, seppur non manca quella polarizzazione alimentata dagli attivisti inguaribili del partito democratico. Ma il vento è cambiato! Donald Trump lo aveva dichiarato nel suo discorso di ringraziamento, subito dopo l’annuncio della vittoria: “Il successo porterà unità nel paese”. E la mappa elettorale delle contee americane elimina ogni dubbio. La vittoria di Trump è stata schiacciante e conferma la piena bocciatura del popolo verso le politiche di Joe Biden e Kamala Harris. Rispetto alle annunciate guerriglie urbane e ai moti di resistenza invocati dagli estremisti: l’America sta vivendo in pace un momento magico, fatto di speranza e di possibilità. Mancano due mesi all’insediamento del presidente eletto alla Casa Bianca e già si avverte nell’aria un profondo cambiamento. C'è positività, c'è energia. E cosi, Trump riscopre l’America. Quel sentimento sopito per cosi tanto tempo di identità, di orgoglio, di bellezza. Di consapevolezza di essere americani. “The land of the free because of the braves…”.
La gente si riconosce e si ritrova. Crescono le manifestazioni di supporto a favore del presidente Trump. Bandiere e cartelli Maga esposti dappertutto. Adesivi nelle macchine: magliette “Fight, fight, fight" sotto le giacche dei manager in importanti posti di lavoro. Indossare un cappellino Make America Great Again è diventato per moltissimi motivo d’orgoglio. Ma c'è un fenomeno che sta prendendo piede… La Trump Dance! Resa celebre durante la lunga stagione dei comizi, la "Trump Dance" è una serie di movimenti semplici ma estremamente riconoscibili improvvisati sulle note di Y.M.C.A. dei Village People. Lanciato inizialmente come un gesto spontaneo del presidente eletto, il ballo ha rapidamente guadagnato popolarità sui social media, trasformandosi in un fenomeno culturale. Video di supporter che imitano il ballo hanno invaso TikTok e Instagram, mentre alcuni lo hanno descritto come un simbolo di ottimismo e fiducia nel futuro dell’America.
Il fenomeno ha raggiunto anche il mondo dello sport. Diversi atleti, tra cui molte stelle della Nfl o del calcio (come Pulisic), hanno celebrato touchdown, gol e vittorie imitando la "Trump Dance". L’America ha fatto dei passi da gigante nella “normalizzazione di Donald Trump” specialmente se pensiamo al periodo in cui gli sportivi del football si inginocchiavano per protesta durante l’inno nazionale. Il successo della Trump Dance riflette un’energia più ampia che circonda il presidente eletto. I suoi sostenitori, galvanizzati dalla vittoria elettorale, descrivono il momento come un segnale di rinascita e rinnovamento per l’America. L’entusiasmo è palpabile non solo negli eventi pubblici, ma anche sui media e nelle comunità locali, dove il supporto a Trump è celebrato come una conquista. Dall’altra parte dello spettro politico, i democratici, in piena crisi di nervi, osservano il fenomeno con preoccupazione. Per qualcuno, la "Trump Dance" non è solo un ballo, ma un simbolo della crescente polarizzazione e del culto della personalità. Ma la Trump Dance rappresenta molto più di un semplice ballo. È un microcosmo delle tensioni e delle speranze che attraversano l’America di oggi. In un Paese molto più unito rispetto a quello che ci hanno fatto credere per tanti anni, questo gesto è un espressione divertente, positiva e rappresenta l’energia di questo movimento. È un simbolo del nostro tempo: di quella tanto invocata unità che oggi a piccoli passi si sta realizzando.