“Il sindaco di Palermo Roberto Lagalla, sindaco di centrodestra anche lui fratellone d’Italia, ha pensato bene di fare anche lui una cosa che non ha alcun senso rispetto ai beni confiscati alla mafia. Ai soggetti che hanno occupato le case confiscate alla mafia si sta dando l’opportunità di mettersi in regola. Una sorta di condono all’abusivismo e all’occupazione”. La denuncia arriva ancora una volta dal vicepresidente della Commissione antimafia, ed ex Iena, Ismaele La Vardera, che parlerà di questo tema da Corrado Formigli a Piazzapulita stasera. La Vardera ha spiegato in un video su MOW perché la scelta della giunta di destra del capoluogo siciliano vada nella direzione opposta alla confisca dei beni alla mafia, una contraddizione paradossalmente che in qualche modo annulla e anzi ribalta lo scopo stesso delle confische: “Il motivo per cui si confiscano i beni alle mafie è proprio quello di regolamentare, di dare un senso e un’opportunità a quelle realtà che lavorano nel terzo settore. E invece cosa si fa? Tu occupi e io regolamento tutto. Come a dire: condono l’abusivismo. Tutto questo non ha assolutamente senso, è un controsenso alla confisca stessa. Eppure la giunta di Palermo, con il suo sindaco, ha pensato bene di fare questo atto, a mio avviso, assolutamente scellerato”.
Stasera Corrado Formigli manderà in onda un’inchiesta sui beni confiscati alla mafia e tutte queste contraddizioni verranno portate sul tavolo del dibattito. A gennaio il Comune aveva pubblicato infatti per sbaglio un comunicato relativo alla delibera per la sanatoria delle case confiscate in cui si leggeva: “Dal 16 gennaio 2024, sarà possibile presentare le istanze che dovranno essere presentate sul modulo allegato, esclusivamente in formato cartaceo, all'Ufficio Politiche Abitative, via Francesco De Sanctis 8”. La delibera, approvata il 29 dicembre 2023, è stata poi congelata per ulteriori accertamenti ma la linea adottata non sembra aver convinto La Vardera.