Attenzione: il mondo ultras ha preso le distanze da Fedez. Ma i messaggi contenuti tra le righe del comunicato della Curva Sud sono pesanti. Due in particolare. Nessuno ve li spiega perché il mondo ultras è un mondo chiuso. Capirlo è difficile e se lo capisci capisci anche che è meglio farsi gli affari propri. La Curva Sud di Milano lo ha pubblicato sulla sua pagina Ig in un post senza commenti. L'unico, tra gli ultimi. Particolare non da poco perché secondo me qualcuno che avrebbe buttato lì quello che sto per dire io ci sarebbe stato. Il comunicato dice questo: "Ciò che profondamente ci indigna è la diffusione di notizie totalmente non veritierie che accostano il nome della Curva Sud al cospetto del signor Fedez". Questo è il primo passaggio fondamentale da interpretare: la parola chiave è "al cospetto". Perché nel codice ultras è imperdonabile che sia passato il messaggio che la Curva Sud sta agli ordini di Fedez. Anzi, bisogna far capire che è il contrario. Perché così è. E perché per gli ultras la credibilità è tutto. Ormai però il danno è fatto: perché i veri ultras a uno come Fedez lo considerano un pivello. Un fake. E per la Curva Sud questo diventa un problema di immagine. Loro devono conservare l'immagine dura, infatti...
Infatti il comunicato va avanti: "Ribadiamo una volta per tutte che la Curva (occhio perché qui utilizzano solo la parola Curva senza dire Curva Sud e infatti specificano che intendono tutte le persone che seguono il Milan...) non abbiano alcun legame con Fedez, ne riguardo vicende professionali ne personali". Significa due cose: Fedez non ci paga per offrirgli servizio da bodyguard. Anche se su questo dettaglio ho molti dubbi. Ma loro ripeto, devono dare un'immagine pura e non contaminata dal business dove invece sguazzano. E poi: Fedez sono caz*i tuoi. Risolviti sta cosa da solo. Perché a noi le attenzioni mediatiche non ci interessano, meglio non averle. Questo ci deve far pensare cosa davvero fa emergere tutta questa storia di così grave. Non è il coinvolgimento di Fedez, sono gli affari della Curva Sud (ma anche di altre curve) che oramai si estendono in tanti settori non solo inerenti allo stadio come parcheggi, biglietti e merchandising ma vanno ben oltre, sconfinano in settori molto più importanti dove servono accordi più alti. Imprenditoria, società, politica. Istituzioni. E il comunicato della Sud lascia intendere bene che questa storia deve restare confinata a Fedez, non bisogna accendere le luci sul mondo ultras, soprattutto, adesso, di Milano.