I funerali di Stato di Silvio Berlusconi inizieranno alle 15 e mentre il governo proclama il lutto nazionale e il Parlamento si fermerà per sette giorni, molte località, in segno di omaggio e rispetto, hanno issato le bandiere a mezz’asta, per onorare il leader di Forza Italia in questa giornata evento che a Milano fa attendere migliaia di persone per l’ultimo saluto al Cavaliere.
Nel frattempo, si sono accese le polemiche per la scelta di Tomaso Montanari, storico dell’arte e rettore dell’Università per stranieri di Siena, di non partecipare al cordoglio, inviando una lettera alla comunità accademica e spiegando perché non avrebbe esposto la bandiera in segno di lutto. Una polemica che è finita in prima serata a Di Martedì, dove la firma de Il Fatto quotidiano è stata definita “meschina” dal giornalista Mauro Mazza. Ma la scelta di non allinearsi ai gesti di cordoglio non è isolata. Mentre la gente si raccoglie nel capoluogo meneghino per le celebrazioni per Berlusconi, in Versilia i bagni lungo la spiaggia hanno issato le bandiere. Tutti tranne uno.
A fare eccezione, però, è un locale in particolare, il Twiga, lo stabilimento che apparterrebbe a Flavio Briatore e al marito di Daniela Santanchè, che avrebbe ceduto le quote per conflitto di interessi al consorte, ma che di fatto orbiterebbe ancora intorno all’attività, anche solo per il nome. Alcuni video e varie testimonianze mostrano come proprio lo chalet di due figure così vicine a Berlusconi non abbiamo esposto la bandiera. Si tratta di una dimenticanza o di un segnale?
Magari la distrazione dei dipendenti, o una semplice leggerezza, ma la mancata partecipazione “simbolica” della coppia Santanchè, Briatore, ha fatto sorgere qualche dubbio. E se si trattasse del sintomo di qualche frattura degli ultimi tempi? Nonostante entrambi si siano dichiarati dispiaciuti (Briatore: “Vuoto incolmabile”; Santanchè: “Sarai sempre con noi”), c’è chi ha lanciato il dubbio al quale chissà se qualcuno risponderà nelle prossime ore.