Questa sera alle 21.15 su La7, Corrado Formigli presenta una puntata speciale di Piazzapulita intitolata "Amici Miei", un'inchiesta dedicata alla gestione del mondo della cultura sotto il governo di Giorgia Meloni. Attraverso reportage e interventi in studio, la trasmissione indaga come la Destra al potere stia cercando di consolidare la propria egemonia culturale. "Amici miei" ai vertici dei musei e delle istituzioni culturali. "Amici miei" alla direzione del cinema. "Amici miei" nelle mostre, negli eventi, nelle esposizioni. È questo il filo conduttore della puntata che esplora le nomine strategiche nelle principali istituzioni culturali italiane, rivelando retroscena e giochi di potere. La squadra di inviati di Piazzapulita ha raccolto documenti esclusivi e testimonianze che gettano luce sulle modalità di gestione delle risorse e della scelta dei posti di potere. Si parlerà anche delle polemiche legate all’allocazione dei fondi pubblici, mettendo a confronto visioni e posizioni politiche. Il governo guidato da Giorgia Meloni non è nuovo a scandali e polemiche nel settore culturale. Dall'operato del ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, spesso accusato di favoritismi nelle nomine, alle controverse decisioni del ministro Alessandro Giuli, prima a capo del Museo Maxxi, molte scelte governative hanno sollevato critiche per presunti conflitti d’interesse.
Tra i casi più eclatanti figura la vicenda di Maria Rosaria Boccia, il cui incarico è stato travolto da accuse di gestione opaca e scelte discutibili nella direzione di importanti istituzioni culturali. La sua improvvisa uscita di scena ha sollevato interrogativi sulle pressioni politiche interne. Le dimissioni di Vittorio Sgarbi, che ha lasciato l’incarico di sottosegretario alla Cultura tra polemiche e dichiarazioni infuocate, sono state un altro capitolo clamoroso. Sgarbi, prima ancora delle accuse che lo hanno travolto per presunte consulenze d'oro e i quadri che sarebbero risultati rubati, ha apertamente denunciato divergenze interne e presunte imposizioni dall’alto, evidenziando il clima teso che caratterizza la gestione della cultura nel Paese. Un altro episodio emblematico è stata la controversa mostra sul Futurismo, criticata per scelte curatoriali ritenute politicamente orientate e per l’esclusione di figure di spicco del movimento. Il caso ha generato accese discussioni sia nel mondo accademico che nei media, diventando simbolo di un conflitto culturale più ampio. Accuse di gestione clientelare, mancanza di trasparenza nei processi decisionali e nomine pilotate continuano ad alimentare il dibattito politico e mediatico, rendendo la puntata di questa sera un appuntamento interessante per comprendere i nuovi equilibri culturali. L'inchiesta è stata anticipata sui social ufficiali del programma con queste parole: “Amici miei” ai vertici dei musei e delle istituzioni culturali. “Amici miei” alla direzione del cinema. “Amici miei” nelle mostre, negli eventi, nelle esposizioni. “Amici miei” per raggiungere il più grande dei traguardi di questa destra al potere: l’agognata egemonia culturale.