Pietro Orlandi è stato nuovamente ospite di Fedez nel suo podcast Muschio Selvaggio. Una partecipazione, anche questa, accolta da un velo di polemiche. Come mai? Facciamo un passo indietro. Nel gennaio scorso Fedez si era lasciato andare a degli sghignazzi un po' fuori luogo a proposito della scomparsa di Emanuela: “Non l’hanno mai trovata”. Disse, prima di cedere a delle risate che in un primo momento aveva tentato invano di trattenere: “La stanno ancora cercando. Mi faceva troppo ridere, e non fa ridere”. Noi di MOW avevamo subito contattato Pietro per raccogliere un suo commento: “In tanti anni ho dovuto subire comportamenti in malafede e cattivi ben peggiori di una risata non nata sicuramente con la volontà di offendere, o mancare di rispetto (me lo auguro). Si tratta semplicemente di immaturità. Sono felice che in una trasmissione così seguita abbia trovato spazio la questione di mia sorella, è importante che al di là della risata se ne sia parlato, e per questo lo ringrazio. Però non posso negare che mi è dispiaciuto sentir ridere alla frase ‘la stanno ancora cercando’, visto che sono quarant’anni che sto facendo questo. Dai, lo perdoniamo”. Una storia che avrebbe potuto anche finire così, ma Fedez a suo modo ha tentato di porre rimedio a quello scivolano invitando Pietro nel suo podcast: "Ho fatto una battuta spiacevolissima, battuta che però mi ha dato modo di scusarmi e di dirgli se per rimediare potessi mettergli a disposizione questa piattaforma di libertà totale in cui poter parlare, in cui poter cercare di fare più appelli possibili per far emergere la verità e quindi sono molto orgoglioso di avere come ospite di Muschio Selvaggio Pietro Orlandi".
Pietro vive nella totale consapevolezza che l’importante è che di Emanuela si parli, che non si smetta mai di parlarne. Che l’importante è raccontare le teorie, le ipotesi, le inchieste e i depistaggi che si succedono dal 1983: "Le ingiustizie non cadono in prescrizione, questa storia mi tiene legato a 40 anni fa. Tante persone sanno quello che è successo e da quarantani fanno di tutto per evitare che la verità venga fuori”. E sulla Commissione Parlamentare d’Inchiesta: “Casini ha ribadito di essere contrario, ha detto: io voterei no, ma per rispetto alla famiglia mi astengo. Quindi non ha votato e secondo me è ancor più mancanza di rispetto, sei un senatore e ti devi prendere la responsabilità di quello che dici. Gasparri invece ha parlato in maniera quasi arrogante contro questa commissione, eppure questa è una commissione che cerca verità e giustizia, no? Però sembrava per un attimo che si fosse dimenticato di essere un Senatore della Repubblica Italiana, sembrava un rappresentante dello Stato Vaticano”. Una Commissione che ha visto la luce anche grazie alla serie Netflix Vatican Girl, che è riuscita a riportare il caso all’attenzione mondiale.
Pietro Orlandi non ha mancato di rispondere al fiume di commenti scritti dai soliti leoni da tastiera che lo hanno criticato a più riprese per questa sua seconda partecipazione a Muschio Selvaggio: “Dopo che Fedez si è scusato (molti non l'hanno mai fatto dopo avermi detto cose molto peggiori) mi ha dato la possibilità, e lo ringrazio, di parlare per un'ora e mezza di questa vicenda lasciandomi libero di dire quello che voglio senza censure e non capita spesso, a centinaia di migliaia di giovani e meno giovani che seguono il suo podcast”. E a chi lo accusa di voler solo apparire: “Se io non avessi fatto quello che mio malgrado ho dovuto fare, “apparire” per tenera alta l’attenzione ora non si saprebbe neanche chi era Emanuela, perché chi occulta la verità da tanti anni sarebbe riuscito a farla dimenticare”. Pietro, per Emanuela, vuole solo la verità…