Alessandra Verni, la mamma di Pamela Mastropietro, ospite della trasmissione Fuori dal Coro, ha parlato dell’omicidio di sua figlia, avvenuto il 30 gennaio del 2018 a Roma. Omicidio per cui il nigeriano Innocent Oseghale sta scontando la pena dell’ergastolo: “È un dolore duro da sopportare. Penso sempre a cosa mia figlia ha subito quel giorno. Immagino le sue paure, i suoi ultimi pensieri. È tremendo, mi distrugge”. Una fine orribile quella di Pamela, che fu picchiata, violentata, uccisa e fatta a pezzi, scuoiata e privata di alcuni organi. Omicidio che si consumò nella casa del suo assassino, in presenza di altri suoi connazionali: “Pamela era stupenda, una ragazza che voleva ricominciare a vivere. Era fragile, come può esserlo chiunque. Chi ha lasciato che Oseghale fosse libero nonostante le condanne per spaccio ha enormi responsabilità, così come le ha chi sta permettendo che i suoi complici girino indisturbati. Ci sono delle prove e delle intercettazioni che dimostrano che queste persone erano in quel momento in quella casa, ma nessuno fa niente. Perché?”. A dare sostegno alla mamma di Pamela c’è Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, cittadina vaticana scomparsa a soli quindici anni nel 1983.
Pietro ha pubblicato un post su Facebook in sostegno della mamma di Pamela, venendo poi inondato da diverse e immotivate critiche: “È assurdo, ho semplicemente condiviso per rispetto un post, poco fa, di Alessandra che ha difeso il ricordo di sua figlia Pamela Mastropietro, che è stata uccisa nel modo più atroce immaginabile, offesa da frasi secondo me inaccettabili. E l'ultima cosa che mi aspettavo sono alcune critiche pesanti, chi addirittura scrive "con questo post la tua pagina perde credibilità" o " da te non me l'aspettavo”, "non ti seguo più". A volte le reazioni sono inaspettate ma aiutano a capire l'apertura mentale e il rispetto verso gli altri delle persone. lo continuerò sempre a difendere le vittime, sono e sarò sempre dalla parte dell'onestà, anche se purtroppo in questo paese la disonestà a volte viene premiata. Toglierò quel post per un semplice motivo, non certo per accontentare chi voleva eliminarlo, ma perché molti commenti continuano ad offendere e mancare di rispetto alla persona che io volevo difendere”. E conclude: “Alessandra, io sono e sarò sempre dalla vostra parte”. La speranza, per la mamma di Pamela, è soltanto una: “Io spero che non gli permettano di cominciare a uscire dal carcere. Non lo accetterei. Durante il processo mi ha chiesto scusa, ma io non le ho mai accettate. Come potrei perdonare? Delle cosce di mia figlia rimanevano solo le ossa, le hanno anche tagliato i seni. Ha compiuto un crimine disumano contro l’intero Paese”.