"Il dossier di cui parla Pietro Orlandi esiste. Lo abbiamo trovato, ma il contenuto è riservato". Queste le parole del promotore di giustizia del Vaticano Alessandro Diddi, a proposito del dossier su Emanuela Orlandi, quindicenne cittadina vaticana scomparsa il 22 giugno 1983, che sarebbe stato commissionato da padre Georg Gänswein al capo della gendarmeria vaticana. Un dossier che, a quanto pare, sarebbe stato visto da Paolo Gabriele, ex maggiordomo di Benedetto XVI, Paolo Gabriele. Pietro Orlandi, che da tempo parla di questo dossier conservato in Vaticano, ha così commentato le dichiarazioni di Dissi: “Facciamo finta di credere che l'abbiano trovato ora e che non stava già in Segreteria di Stato dal 2012 ma va bene, l'importante è che ora hanno ammesso di averlo anche se dicono che "il contenuto è riservato”. E naturalmente speriamo non modificato”.
Alessandro Diddi ha parlato anche delle piste che in questi quarantuno anni sono state prese in considerazione: “Dalla tratta delle bianche alla pista legata a problematiche familiari. Cinque piste che ovviamente non possono essere tutte vere. Si autoescludono. Stiamo cercando di eliminare quelle non attendibili. L'Italia sta facendo indagini e noi non ci mettiamo in competizione. Collaboriamo. Io vorrei lavorare senza avere una opinione personale perché le idee personali fanno deviare rispetto ai fatti. Ognuna delle ricostruzioni ha una sua plausibilità. Io non mi voglio fare convincere da nessuna per ora. Stiamo parlando di una vicenda terribile su cui molti stanno speculando".