No, vabbè, ma che minchia sta succedendo alla destra? Non fateli parlare che è meglio. L’ultima perla la dobbiamo a Pino Insegno (non è colpa nostra se si sta giocando l’immagine del “sto cco la Meloni, me pijio un programma”, cose sempre successe, per carità, ma senza sbandierarlo in giro, senza l'esibizione del potere che può), che a proposito del programma “Mercante in fiera”, di nuovo in palinsesto, ha liquidato così, con quello che qualche illuminato (o meglio, risvegliato) chiamerebbe “ageism” e “body shaming”, la celebre “Gatta Nera” originale, Ainett Stephens: “Ovviamente ci sarà anche ‘La Gatta Nera’, la stiamo cercando, Ainett Stephens è diventata un po’ più grande, sono passati tanti anni”. Per poi aggiungere: “Ci saranno anche carte nuove, come ‘L’influencer’ e ‘Il Rapper’”.
Adesso.
1) Non siamo certo a favore del politicamente corretto e dell'atteggiamento “woke”, ma il politicamente scorretto andrebbe usato con chi detiene potere, con chi si sente un qualcosa e mezzo, no cco 'a Gatta Nera.
2) Come ha fatto notare qualcuno, “un po’ più grande” (e vecchio – se po’ di’?) è diventato semmai Pino Insegno. Le donne non dovrebbero avere età, non bisognerebbe mai chiedere loro l’età, ed è assolutamente proibito – stante la Tradizione e l’Educazione e persino il Buon Gusto – fare riferimento all’età di una donna. Che poi, nella fattispecie di Ainett, l'aumentata età neanche si vede, se non nello sguardo di Pino Insegno, che, forse, a causa dell’età, sarà diventato miope. Di grandissimo stile la risposta della splendida Ainett: “Non sapevo di questa nuova edizione de ‘Il mercante in fiera’. Auguro un ‘in bocca al lupo’ alla nuova ‘Gatta Nera’”.
3) Strano, ma vero. La Destra è un po’ confusa – e divisa – tra una corrente che vorrebbe la gentilezza e la cortesia, anche un po’ patriarcali e politicamente scorretti, ispirata alla Tradizione e al Galateo, e un’altra corrente diciamo un po' più “grossier”. Ecco, speriamo che la scelta della “Gatta Nera” di Pino Insegno non sia nella scia del “matrimonio montanelliano” (googlate e saprete) o di quel tipo della Lega (non lo nomino per amor di Dio e mio) che disse, più o meno: “Non ho nulla contro le persone di colore, sono stato a prostitute di colore”. Insomma, ci auguriamo vivamente che la nuova “Gatta Nera” non abbia nulla a che vedere con la “Faccetta nera, bell'abissina / Aspetta e spera che già l'ora si avvicina / Quando staremo vicino a te / Noi te daremo un'altra legge e un altro Re / La legge nostra è schiavitù d'amore”.
4) Speriamo che tra le “carte nuove”, oltre al Rapper” e all’Influencer, non ci siano anche il Gerarca, il Meloni Boy e La Sposa di Montanelli in Africa, che era giovane, troppo giovane, e non faceva certo gran pubblicità al virile membro dell’etnia italica.
W Ainette!
Il Pino Insegno frettoloso ha fatto la Gatta Nera sbagliata.