Anche quest’anno, per l’anniversario degli omicidi di Acca Larenzia del 7 gennaio 1978. si è tenuto il consueto evento commemorativo ai camerati caduti. Pace all’anima. A Roma, in via Acca Larenzia, appunto, centinaia di persone si sono radunate e hanno alzato simultaneamente il braccio destro, come in un grande “fasch-mob” (scritto proprio come si pronuncia). In tanti si sono chiesti come sia possibile che ancora nel 2024 si permettano queste manifestazioni nostalgiche. E senza donne, aggiungerei. Gli altri anni almeno c’era Giorgia Meloni a presenziare. Quest’anno neppure lei. Fascisti ok, ma sessisti anche no! Scusate eh. Perché non ci sono le forze dell’ordine a fermare tutto ciò? Stanno tutte appresso a Chiara Ferragni? Sono tutte impiegate nelle ricerche del gatto scomparso di Nino Frassica? Purtroppo no. Purtroppo di quella povera bestia se ne fottono! E se ne fottono anche del gatto di Frassica. E allora dove sono questi gendarmi? Dove sono polizia e carabinieri?! La spiacevole verità è che negli ultimi anni, come abbiamo tutti notato e come ci riportano puntualmente le testate giornalistiche, si è consolidata tra gli over ottanta l’usanza di telefonare a carabinieri e poliziotti per chiedere compagnia durante le feste. E si sa che per gli anziani, che hanno i riflessi rallentati, il 7 gennaio siamo ancora nel bel mezzo delle festività natalizie. In questo periodo la foto classica del novantenne seduto di fianco all’alberello con i due brigadieri che gli consegnano un cabaret di struffoli va ormai a braccetto (alzato) con quella della commemorazione di Acca Larenzia. È colpa di questa moda, quindi, se non ci sono sbirri pronti a intervenire quando serve.
Non fraintendete, non sono insensibile alla condizione di questi pretenziosi nonnetti, anzi, vorrei spezzare un femore a favore degli anziani: non possiamo biasimarli. Effettivamente è triste brindare e fare il trenino alla mezzanotte di Capodanno da soli. E poi come fa un vecchio a mangiare tutte quelle lenticchie del cenone, che di solito sono una tonnellata, se non è in compagnia? Al massimo da solo potrebbe mangiare il cotechino, che ai cenoni non basta mai. Ma le lenticchie no. Quelle, non so come, una volta cotte si moltiplicano e per finirle servono assolutamente i militari. Per non parlare del giorno di Natale! Come te lo fai fuori un panettone grandi feste, senza una squadra di poliziotti con i cani antidroga che ti stanano i canditi e te li tolgono minuziosamente dalla fetta, prima che ti si attacchino alla dentiera? Non ce la si può proprio fare. Capisco perfettamente il dramma della solitudine, ci mancherebbe. E penso che tutti noi un giorno potremmo trovarci in quella triste condizione. Tutti a parte Liliana Segre, l’unica anziana che sicuramente non sarà mai sola perché potrà contare sempre sull’ospitata da Fabio Fazio. Però c’è un limite! Bisogna fermare questa piaga sociale perché noi, poveri e onesti cittadini, non possiamo certo dire al ladro aggrappato alla grondaia del nostro tetto: “Bro! Aspetta a entrare e svaligiarmi casa! Se telefono alla polizia adesso non trovo nessuno, sono tutti a sciabolare con zia Assunta, novantaquattro anni da Frosinone, che si sente tanto sola!”. Si potrebbero allora unire le due piaghe sociali, dei raduni fascisti e degli anziani soli e molesti, mandando i fascisti a fare compagnia agli anziani. Ora, “può darsi ch’io non sappia cosa dico, scegliendo te, un fascio per amico” ma mi sembra sensata come cosa. In questo modo i vecchietti avrebbero compagnia, le forze dell’ordine potrebbero smettere di fare i badanti e tornare sconfiggere il crimine armati di pistola e pizzetto d’ordinanza e i fascisti, esattamente come il loro idolo, potranno essere citati come quelli che: “Hanno fatto anche cose buone”.