Seraphine, chi era costei? Ah già, la grande, l'irreprensibile trionfatrice della scorsa edizione di X Factor! Niente? Infatti. Il talent di Sky versa in coma semi-vigile oramai da diversi anni, ma oggi i social dello show hanno annunciato grandissime novità per la prossima stagione. Scalzata Francesca Michielin, al timone della trasmissione troveremo Giorgia che, finalmente, potrà cimentarsi per la prima volta in vita nel ruolo di conduttrice. Dopo le ottime prove al Festival di Sanremo, dove è stata spalla femminile di Amadeus per una serata, e in qualunque ospitata tv a cui si sia prestata finora da 'Amici' a 'C'è Posta per Te'. In giuria torna Manuel Agnelli, forse il più azzeccato di sempre nel ruolo, papà (proprio malgrado?) dei Maneskin e con quella irresistibile attitude a scatarrare su tutto e tutti, restando di eleganza sublime. Poi, tre new entry: Paola Iezzi in quota rainbow, Jake La Furia in quella (t)rap e Achille Lauro a cui rimane solo l'aura da personaggio e fa bene a sfruttarla perché parlando di dischi al momento butta malino. Nella speranza che non si metta a far "quadri" come qualche Festival fa, potrebbe rivelarsi il nuovo Morgan. Se non altro, per estro. Sulla carta, un cast perfetto, che accontenta tutti. Solo una domanda (retorica): cotanti grandi nomi basteranno a salvare un talent oramai senza pubblico all'infuori dei parenti stretti di chi vi partecipa? Probabilmente, no. Ma, se non altro, parafrasando i Maneskin, X Factor "morirà da re".
Certo, è mancato l'effetto sorpresa. FqMagazine aveva già anticipato il cast di X Factor 2024 qualche settimana fa. Pazienza. I nomi fatti scendere in campo restano molto forti e, forse per la prima volta, al tavolo della giuria troveremo solo gente che la musica la fa davvero: un padre del rap nostrano, una madre del pop, il malvagio patrono del rock alternativo e uno che fino a qualche anno fa si pensava David Bowie poi ha capito di poter essere, al massimo, un poster di Britney Spears primi anni Duemila. Uomini in superiorità di numerica di una unità, ma speriamo che le nazi-femministe non se ne facciano un cruccio. Anche se, in ogni caso, dovesse accadere sarebbe comunque un bene per il talent: se ne parlerebbe. Il che è già moltissimo, messo come sta messo.
X Factor è l'esempio di come le bolle social vogliano dire poco e niente: mentre va in onda, sembra non esserci (mai stato) nulla di più rilevante in tv, a giudicare dall'enfasi dei commenti tra X e Instagram. Il mattino dopo, salta fuori come ogni puntata sia stata effettivamente seguita da due soriani appisolati sul medesimo divano. Non è un problema solo italiano: lo show ha chiuso pure in Gran Bretagna, sua patria natale, nel 2021. Dopo 17 anni di messa in onda. Per vedere qualcuno che canta, bene o male, basta aprire TikTok, non occorre aspettare il giovedì sera e mettersi a fare quella cosa d'antan di prendere mano al telecomando. Così ha deciso il pubblico sovrano. E sarà difficile (impossibile?) fargli cambiare idea.
L'unico talent che qui da noi funziona - a livello di Auditel, le classifiche sono altra questione - oggi come oggi è Amici di Maria De Filippi. Che, infatti, non è più un "talent" oramai da diversi edizioni. Quando si arriva alla fase del Serale, ossia nel prime time di Canale 5, lo show è delegato a scontri e balli tra Professori, lasciando gli allievi di canto e danza sullo sfondo con la nebbia. I ragazzi si esibiscono all'interno di un minutaggio risicatissimo, con buona pace del fatto che starebbero lì a giocarsi il sogno della vita. Bloody Mary ha fiutato la graduale disaffezione del pubblico verso gli sforzi delle giovani ugole d'oro anzitempo e ha riempito il programma d'altro: super ospiti vip, polemiche, Rudy Zerbi e Alessandra Celentano che devono travestirsi da Annalisa. O pure da ricci. Qualunque cosa, letteralmente qualunque, pur di sviare l'attenzione da ciò che il format sarebbe e dovrebbe essere. Anche la giuria, in questo senso, è depotenziata: scazzi coi docenti a parte, Malgioglio, Giofrè e Bravi sono tre "yes men" tutti complimenti garruli agli wannabe in gara. Gara di cui, durante la messa in onda della trasmissione, è difficile accorgersi davvero fino alla fine. Quando, inevitabilmente, qualcuno viene mandato a casa.
X Factor non ha possibilità di seguire lo stesso percorso "amiciano". Perché, per prima cosa, oramai è troppo tardi. E poi perché chi mette in piedi lo show ha già visto che nemmeno le risse tirano più là in mezzo. L'esperimento dei reinseire Morgan in giuria lo scorso anno, non ha pagato lato Auditel. Il talent di Sky è arrivato, anzi, ha superato l'orlo del disinteresse generale. Apprezzabile, quindi, il tentativo di morire da re. Se gli ascolti si facessero con la "resilienza", quella che viene sarebbe l'edizione più clamorosa di sempre. Non andrà così, salvo miracolosi colpi di coda. Peccato?