Conosco l'amico Zelensky da sempre, da quando entrambi portavamo i pantaloni sporchi di letame. All'epoca andavano di moda. In quel periodo tra noi ragazzi chi aveva una delusione d'amore, o andava nella Legione Straniera o diventava tifoso della Sarnese. Quelli dal temperamento più pacato si iscrivevano a un circolo di bocce.
In seguito alla rottura con una russa di una certa età, Zelensky si applicò con tutte le sue forze alla Sarnese Calcio in qualità di ultrà.
In questo periodo acquisì le basi della sua formazione politica (che gli hanno poi consentito di fare l'intrattenitore). Qui si sedimentò quell'imprinting che caratterizzerà, in seguito, il suo modo di essere "sé stess".
Tutte le domeniche faceva Kiev-San Marzano sul Sarno per assistere alle partite che venivano disputate su un campetto orrendo in terra battuta, circondato da appezzamenti terrieri coltivati male.
Su qualsiasi questione, specie se accidentale - a maggior ragione se insignificante - si infervorava tra sé e sé snocciolando all'aria discorsi indignati e infiammando le liti degli altri. Le cose che diceva Zelensky urlando da solo a qualche metro di distanza non erano mai pertinenti alle questioni del litigio. Si andava dalla potatura della vite alle puttane. Un giorno, per principio, nel curare alcuni rapporti interpersonali, causò l'incendio di Memmo il Travestito. Questioni d'onore.
La tensione era comunque affare comune. Soprattutto perché a dominare erano insoddisfazione e frustrazione. Aspetto non irrilevante, che oltre il 15% della tifoseria sarnese fosse composto da sosia di Celentano, insoddisfatti da sempre per il fatto di non essere Lui. Tutti pieni di tic. Qualcuno bavava anche. Bastava un niente per far scaturire una rissa ben fatta.
Quando Zelensky non riusciva a incanalare il suo egocentrismo con relativa sete di affermazione sociale sfruttando tali dinamiche, compiva piccoli atti più semplici e totalmente gratuiti: 1) sabotaggio cabine telefoniche, 2) defecazione diretta sugli usci di appartamenti a caso, 3) deturpazione arazzi in appartamenti di gente facoltosa. Individuato l'arazzo, si faceva invitare a cena. Non appena qualcuno si distraeva, lui distruggeva l'opera. Poi scappava urlando "libertà" in messicano. Una volta fu sodomizzato orrendamente allo svincolo per Angri (SA).