Ah, se la televisione potesse essere il regno del dibattito civile, senza caciare e senza scadere nel “mercato del pesce” style! Lo abbiamo pensato tante volte. Eppure, in questa nostra tv generalista per la maggior parte stracciarola e che poco concede all'atteggiamento british, c'è un'eccezione: Marianna Aprile. La notista politica del settimanale Oggi, poi dello stesso giornale diventata caporedattrice, prestata al piccolo schermo quasi per caso, è uno dei pochi esempi su come ci si comporta nella conduzione. Per tutta l'estate l'abbiamo vista, e la vedremo, su La7 nel programma In Onda, affrontare ospiti non sempre degni di questo nome, e tutte le volte ne è uscita vincente. Non solo, ma lo fa con un sorriso intelligente sulle labbra e non disdegnando mai qualche battuta.
Il frizzante connubio Aprile-Telese, contro quello scialbo e fintissimo duo De Gregorio- Parenzo
Già dallo scorso anno in verità la coppia Aprile-Telese sta avendo ottimi risultati di ascolto, e piace anche al pubblico. In Onda nella versione estiva convince talmente tanto da far impallidire lo stanco e finto duo De Gregorio – Parenzo. Laddove infatti Concita appare sempre quasi supponente e con una perenne aria da “che ci faccio in mezzo a 'sti peracottari?”, con Parenzo che cerca di starle dietro, Aprile si trova a suo agio. Ascolta, ribatte, tiene le fila del dibattito, ma se esci fuori dal seminato ti mette a posto. Uno stile di conduzione empatico, interessante e che piace tanto alla gente comune. Una narrazione mai sbracata, ma che strizza l'occhio alla semplicità, che però non scade mai nell'incompetenza. Telese in questo caso è un'ottimo partner: controbilancia la conduzione, e perfino i siparietti simpatici sulle mise e gli outfit in studio non risultano mai stucchevoli.
Aprile-Telese contro Raimo: un vero e proprio case history della conduzione con aplomb
Marianna Aprile dà spesso prova di gestire alla grande il contraddittorio in tv, senza faccette antipatiche (per cui lei dice di essere famosa, ma non è così) e cattedratiche alla De Gregorio, ma piuttosto mettendo freno a chi un freno non ce l'ha. Un esempio è stato lo “scazzo” dello scrittore ed editor Christian Raimo, avvenuto nella puntata del 29 agosto proprio a In Onda. Ospite insieme con lui c'era l'ex sindaco di Roma Gianni Alemanno, che ultimamente si vede molto più spesso in tv, anche per appoggiare la posizione del generale Vannacci dopo le uscite clamorose estratte dal suo libro/confessione. Si stava parlando di agenda del governo Meloni, e i toni erano piuttosto pacati, quando all'improvviso Raimo sbotta con questo virgolettato: “Mi sembra assurdo che Alemanno parli come se si fosse svegliato adesso e fa un movimento politico così. Sono settimane che rivediamo Alemanno in tv […] quando poi sappiamo tutti che è stato condannato per Mafia capitale”. Gelo in studio. Alemanno ribatte con un “Non è vero, sei passabile di querela”. E Raimo incalza: “Ah, sì mi correggo, per influenze illecite e finanziamento illecito. Ed è come se si fosse svegliato adesso e fa un movimento politico, non è riuscito ad entrare in Fratelli d'Italia, ci ha provato, gli hanno dato l'Asi” E ripete: “Sono settimane che rivediamo Alemanno in tv”.
Raimo zittito, e pure Alemanno
E qui chi ha visto la trasmissione ha percepito un'aria elettrica in studio. Una sorta di pausa carica di tensione dopo le parole di Raimo che ha fatto scattare la difesa sì di Telese, ma soprattutto della nostra Marianna Aprile. Se Telese si spende infatti a difendere Alemanno con un “Lo decidi tu chi ha diritto alla parola? Questa è una presunzione intellettuale incredibile. Se uno sbaglia e dice Mafia Capitale non è un errore da poco quindi io abbasserei un po’ di supponenza Christian”, è proprio Aprile che appare visibilmente contrariata, ma senza perdere il controllo. La risposta allo scrittore è infatti, a nostro avviso, un capolavoro di conduzione tv: "Raimo lei ha avuto il tempo di manifestare la sua esperienza personale, dopodiché Alemanno paga il prezzo politico delle sue scelte, del suo modo di governare e ha legittimamente diritto a stare qui".
Ma quello che ha fatto venir voglia di applaudirla è stato quanto ha detto dopo: "Gli ospiti li invitiamo noi e personalmente non accetto che mi si dica chi può essere invitato e chi no. [...] Raimo lei sta facendo un comizio, posso parlare? Le dispiace se parlo anche io? Qui stavamo discutendo di altro, non del suo rapporto con la città di Roma e con l'amministrazione Alemanno. Il tema è un altro. Siamo tutti bravi a dare patenti di fascismo in giro, però poi se esercitiamo gli stessi metodi nello zittire chi non la pensa come noi allora è un tema serio".
Chiara, perentoria, di classe. Date una trasmissione di politica tutta sua a Marianna Aprile! Se non se la merita lei, per distinguersi in questo mare magnum di straccioni e leccapiedi in tv, chi se no?