L’Ivass (l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni) ha lanciato l’allarme poco prima delle feste natalizie su quello che sembra un vero e proprio boom di siti internet che vendono false polizze Rc auto. Anche se dal 2015 non è più obbligatorio apporre il contrassegno sul parabrezza dell’auto, visto che i controlli sono diventati elettronici, è comunque fondamentale che sia regolare. Per questo l'istituto, in una nota, ha raccomandato di adottare le opportune cautele nella valutazione di offerte assicurative via internet o telefono (ma non mancano quelle via WhatsApp), in particolare se riguardano polizze di durata temporanea: “La distribuzione di polizze assicurative tramite i seguenti siti è irregolare”. Non solo, perché L’Ivass ha anche pubblicato la lista dei 23 siti che permettono l’acquisto dell’Rc auto contraffatto.
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Nello specifico, l’autorità di controllo ha consigliato ai consumatori di controllare, prima del pagamento del premio, che i preventivi e i contratti siano riferibili a imprese e intermediari regolarmente autorizzati e di consultare sul sito www.ivass.it: gli elenchi delle imprese italiane ed estere ammesse ad operare in Italia (elenchi generali ed elenchi specifici per la r. c. auto e la r.c. natanti); il Registro unico degli intermediari assicurativi (RUI) e l’Elenco degli intermediari dell’Unione Europea; l’elenco degli avvisi relativi ai Casi di contraffazione, Società non autorizzate e Siti internet non conformi alla disciplina sull’intermediazione. L’Ivass sottolinea, infine, che i pagamenti dei premi effettuati a favore di carte di credito ricaricabili o prepagate sono irregolari e che sono irregolari anche i pagamenti effettuati a favore di persone o società non iscritte negli elenchi sopra indicati.