“Il non sapete un ca**o più elegante che abbia mai sentito”. Sì, perché come lo dice Roberto Parodi non lo dice nessuno. È uno dei commenti sotto al suo ultimo video in cui chiarisce alcuni punti dopo la polemica scoppiata per il suo video fatto mentre guidava in autostrada. Stava andando al Vinitaly sulla Milano-Venezia e ha pensato di cogliere l’occasione per lanciare un’idea green alla società Autostrade: “Ma quelli della società Autostrade lo sanno che su queste autostrade passa ogni tre secondi un camion enorme che attraversa la pianura padana e inquina con CO2 e tutto? Perché non piantate ai lati delle autostrade, avete presente dove ci sono quei terrapieni, degli alberi. Un albero ogni 10 metri”. Ma le buone intenzioni non hanno raccolto l’attenzione di molti che, piuttosto, si sono concentrati sulla modalità del video: al volante, con il telefono di fronte. Un comportamento pericoloso? Che viola il codice della strada? Diciamocelo, c’è chi ha voluto fare il sapientone. Ma con Parodi non si scherza e in un minuto arriva lo spiegone record per capire perché non ha fatto nulla di male.
“Allora, fare i video mentre si guida l’automobile. Ieri ho fatto questo video. Alcuni maestrini hanno subito detto: ‘Non si possono fare i video in macchina’. Allora: non sapete un ca**o”. Così, de’ botto. “Andiamo a vedere la norma. L’articolo 173, comma 2, dice che è vietato usare il cellulare solo se comporta temporaneamente l’allontanamento delle mani dal volante. Quindi è proibito fare i selfie. E direi, no?” Ma la storia è diversa per il semplice uso del cellulare in auto: “L’uso dello smartphone, invece, è permesso quando non si rende necessario togliere le mani dal volante. Questo lo specifica una circolare del Ministero dell’Interno, la 28/12/2021. Quindi per non violare la Legge, se si vuole fare un video, si utilizza uno di quei supportini orrendi che si comprano su Amazon. Tu te ne stai attaccato al tuo volante, fai il tuo video, ovviamente senza distogliere lo sguardo dalla strada”. Insomma, nulla di sbagliato nel video alla guida di Parodi. I video si possono fare. Certo, “compatibilmente col buonsenso”. Infine ci tiene a ricordare che forse, prima di criticare, dovremmo capire chi abbiamo davanti, se si tratta di un parvenu o di un professionista: “E poi, non mi rompete più i maroni. Ho 500mila follower su Facebook, altri 300mila sulle altre piattaforme. Ma credete che faccia queste cagate così? Cioè, mi sarò informato, no. E allora…” Sigla.