image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • Calcio
    • NFL
    • combattimento
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Cronaca Nera
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Tech
  • Fashion
    • Fashion
    • Moda
    • Gear
    • Footwear
  • EVERGREEN
  • Topic
  • Journal
  • Media
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Attualità

Roberto Parodi: “Il lusso non è la Lamborghini ma il Telepass”, E lancia la sua campagna green: “Gli alberi del Naftone”

  • di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

1 aprile 2023

Roberto Parodi: “Il lusso non è la Lamborghini ma il Telepass”, E lancia la sua campagna green: “Gli alberi del Naftone”
Roberto Parodi esce con un nuovo video sul vero lusso e ci ricorda cosa sia la classe. Ma non solo. Questa settimana va a segno due volte, anche con un’intervista al Corriere della Sera in cui ci parla di Milano e della discussa Area B, dove solo raramente può entrare con il suo Naftone. Vi sembra insensibile all’ambiente se si lamenta dei divieti meneghini? Allora leggete della sua proposta super green. E c’entra anche la sua Range Rover…

di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

“La felicità non è data da grandi fortune che capitano raramente nella vita degli uomini, ma da alcuni piccoli piaceri che decidi di concederti per vivere meglio”. Inizia così, con Benjamin Franklin, il nuovo video di Roberto Parodi, che a questo giro di delizia con una doppietta niente male. Uno dei suoi reel impeccabili e un’intervista per Il Corriere della Sera – Milano. E c’è da godere. Partiamo dal video. Il tema è il lusso: “Non richiede una marea di soldi. Non c’entra la Lamborghini. E neanche Dubai”. Ecco cosa si concede il Parods, piccoli accorgimenti ed espedienti in grado di alzare leggere il livello della tua classe ed eleganza. “Primo: compro solo mozzarelle di bufala della provincia di Caserta, Salerno e limitrofi. Poi: non compro vino di bassa qualità, piuttosto non bevo. Non vado sotto i 20 euro. Un altro lusso che non costa niente: quando sono a tavola, anche da solo, io apparecchio sempre con il servizio bello. Un servizio di Wedgwood. Uso le cose che tutti noi abbiamo: il servizio della nonna che è là nel solaio, quello che ti hanno regalato quando ti sei sposato. Cioè, usiamo ‘ste cose. Si rompe un piatto? Eh, pazienza”. Si passa anche ai vestiti. “Poi le scarpe. Ah, lì sulle scarpe ci si fa male. Praticamente non ne compro. Forse un paio ogni 3 anni e non spendo mai meno di 300/350 euro. Tutti a dire ‘Be’ è facile, hai i soldi…’. Ragazzi, se uno per 3 anni non compra niente in realtà è come se avesse speso 80/90 euro all’anno comprando delle scarpe di merda”. Un’altra piccola pillola sulla differenza tra patacche volgari e vero lusso.

Roberto Parodi
Roberto Parodi

Ma andiamo avanti: “Altro lussino: do la mancia. È bello darla. È uno di quei lussini che fanno stare bene la persona che riceve la mancia ma fanno stare bene anche te, perché ti sei reso conto che hai fatto qualcosa per premiare il lavoro e l’impegno di un’altra persona. Non fate i braccini”. E ovviamente arriva anche il pezzo forte: “Ragazzi, il Telepass. Ogni volta che vedo un casello e vedo la coda di 2 km e io mi infilo in quella corsia libera… ma non lo sapete che esiste il fuckin’ Telepass? Ah, non è una pubblicità per la società Autostrade che mi sta pesantemente sui maroni”. Come dargli torto. Ma non finisce qui. Quanti di voi vorrebbero prendersi una pausa e si dicono che no, non c’è abbastanza tempo per fare tutto? E invece può essere un ingrediente segreto di una vita più equilibrata e di classe: “Un lussone: ogni tanto, anche infrasettimanale, mollo tutto. Prendo la moto, prendo il Naftone, e vado a farmi un giro in fuori strada. Da solo. E più sei ricco, più questi lussi qua non li hai eh”. E infine: “Megalusso della madonna: dopo una vita ad andare in ufficio (molti di voi non lo sanno, ma per tutta la vita ho lavorato nelle banche d’affari e mi svegliavo alle 6:30), mi sveglio al mattino senza sveglia. Il ché non significa che non si fa un cazzo dopo eh. Cioè, oddio” Sigla. Ma possiamo lasciarvi così senza dirvi nulla della sua bellissima intervista?

Parodi con il suo Naftone
Parodi con il suo Naftone

Ovviamente no. Anche perché torna a parlare non solo del suo Naftone appunto (“È una Range Rover degli anni 80, la stessa macchina che guidava la regina Elisabetta. Ho scelto il modello gasolio, “senza tante balle” come diciamo noi in alessandrino. Grande personalità, una macchina che doveva fare strada, non aperitivi”), ma anche di Milano, della discussa Area B. Premessa, come se ce ne fosse bisogno. Usare una macchina a gasolio ogni tanto non è essere insensibili alla crisi climatica. “Mi dicono: non hai coscienza ecologica. Non è vero. Io giro in moto e a piedi, non è che uso il Naftone come uno scriteriato. Credo nella necessità di piantare alberi e sto per lanciare una campagna: Gli alberi del Naftone, lo scriva, lo scriva. Eppure sono molto critico su ciò che viene visto come futuro elettrico e imposto, in particolare a Milano. Sono ingegnere meccanico: so di cosa parlo. Ingegneri e scienziati sanno che non sarà possibile arrivare al total electric nei tempi in cui dicono e vogliono i politici”. Certo, il Naftone nell’area B può entrare davvero poche volte: “È auto di rilevanza storica, riconoscimento per ottenere il quale ho fatto un triduo a più livelli di complicanza. Gode di un numero ridicolmente basso di ingressi in Area B. È paradossale che le auto storiche siano da un lato tutelate da leggi dello Stato ma dall’altro i sindaci le blocchino”. E propone lui la soluzione più praticabile: “Se mi chiudi la cerchia dei Navigli e la fai diventare pedonale sei più onesto rispetto a chiudermi l’area C o l’area B dicendo che uno entra e uno no. Poi esistono soluzioni tecniche innovative: pensiamo all’idrogeno. Non intendo le bombole ma quello che è conosciuto come kit HHO, un piccolo dispositivo che viene aggiunto ai motori a gasolio e benzina e ne ottimizza il rendimento limitando gli incombusti, e quindi il carbonio che esce dal tubo di scappamento. Io sto per installare un dispositivo così sulla mia macchina”. Date retta al Dottore.

Visualizza questo post su Instagram

Un post condiviso da Roberto Parodi 🏍 (@il_parods)

More

Il ritorno di Casanova è un altro film sulla vecchiaia, ma stavolta la racconta con verità

di Domenico Agrizzi Domenico Agrizzi

Cinema d'autore

Il ritorno di Casanova è un altro film sulla vecchiaia, ma stavolta la racconta con verità

Parodi contro la decisione UE di vietare le auto a benzina e gasolio: “I più scemi li mandano a Strasburgo” [VIDEO]

di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

Danni politici

Parodi contro la decisione UE di vietare le auto a benzina e gasolio: “I più scemi li mandano a Strasburgo” [VIDEO]

Perché Favino non è candidato ai David? Il motivo è semplice (forse)

di Micol Ronchi Micol Ronchi

Il grande assente

Perché Favino non è candidato ai David? Il motivo è semplice (forse)

Tag

  • Roberto Parodi

Top Stories

  • LO SCIAMANO DI GARLASCO: Ritrattone di Massimo Lovati, legale di Andrea Sempio, che parla con l’inconscio (e con gli alieni?). Tra Freud, Kubrick e il Fruttolo: viaggio nella mente dell’avvocato più stropicciato d’Italia

    di Ottavio Cappellani

    LO SCIAMANO DI GARLASCO: Ritrattone di Massimo Lovati, legale di Andrea Sempio, che parla con l’inconscio (e con gli alieni?). Tra Freud, Kubrick e il Fruttolo: viaggio nella mente dell’avvocato più stropicciato d’Italia
  • Ok, ma chi caz*o è Marilena Sansone, la ragazza che mangia un chilo e mezzo di carne cruda al giorno e che caga una volta al mese (come ha detto da Cruciani a La Zanzara)?

    di Jacopo Tona

    Ok, ma chi caz*o è Marilena Sansone, la ragazza che mangia un chilo e mezzo di carne cruda al giorno e che caga una volta al mese (come ha detto da Cruciani a La Zanzara)?
  • Omicidio Poggi, PERCHÉ STASI NON HA UCCISO CHIARA la sera che era a cena a casa sua ma è tornato la mattina dopo con il rischio di essere scoperto? È forse la prova della sua innocenza? Ecco cos’è accaduto sulla scena del delitto di Garlasco…

    di Giulia Ciriaci

    Omicidio Poggi, PERCHÉ STASI NON HA UCCISO CHIARA la sera che era a cena a casa sua ma è tornato la mattina dopo con il rischio di essere scoperto? È forse la prova della sua innocenza? Ecco cos’è accaduto sulla scena del delitto di Garlasco…
  • Omicidio Poggi, APPARTIENE A SEMPIO ANCHE LA TRACCIA DI SANGUE vicina al corpo di Chiara? “Non è compatibile con un’arma, ma con un braccio in movimento”. Ma cosa è accaduto sulla scala, Andrea si è appoggiato con la mano al muro dopo il delitto?

    di Giulia Ciriaci

    Omicidio Poggi, APPARTIENE A SEMPIO ANCHE LA TRACCIA DI SANGUE vicina al corpo di Chiara? “Non è compatibile con un’arma, ma con un braccio in movimento”. Ma cosa è accaduto sulla scala, Andrea si è appoggiato con la mano al muro dopo il delitto?
  • Delitto di Garlasco, parlano gli AVVOCATI STAR! Carlo Taormina: “Sempio è il movente, Stasi il colpevole”. Fabio Anselmo: “Troppo voyeurismo, ma no al bavaglio della stampa…”

    di Emiliano Raffo

    Delitto di Garlasco, parlano gli AVVOCATI STAR! Carlo Taormina: “Sempio è il movente, Stasi il colpevole”. Fabio Anselmo: “Troppo voyeurismo, ma no al bavaglio della stampa…”
  • Omicidio Poggi, SONO DI SEMPIO I CAPELLI CHE CHIARA STRINGEVA IN MANO? Ha provato a difendersi? Castani e lunghi non possono appartenere a Stasi, il “biondino di ghiaccio”, ma ricordano quelli di Andrea al tempo del delitto: una coincidenza?

    di Giulia Ciriaci

    Omicidio Poggi, SONO DI SEMPIO I CAPELLI CHE CHIARA STRINGEVA IN MANO? Ha provato a difendersi? Castani e lunghi non possono appartenere a Stasi, il “biondino di ghiaccio”, ma ricordano quelli di Andrea al tempo del delitto: una coincidenza?

di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

Belen tradita? Siamo tutti spacciati! Briatore-D'Urso e Hunziker-Ramazzotti, il "richiamino" è dietro l'angolo e... a tutto gossip con Roberto Alessi

di Roberto Alessi

Belen tradita? Siamo tutti spacciati! Briatore-D'Urso e Hunziker-Ramazzotti, il "richiamino" è dietro l'angolo e... a tutto gossip con Roberto Alessi
Next Next

Belen tradita? Siamo tutti spacciati! Briatore-D'Urso e Hunziker-Ramazzotti,...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy