In un recente video postato sulla sua pagina Instagram, Roberto Parodi mostrava inavvertitamente di essersi parcheggiato sopra le strisce pedonali con il suo “naftone”. Molti commentatori sembra non gli abbiano fatto passare lo sgarro, mentre molti altri hanno cercato invece di giustificarlo. Ma arriva il parere ufficiale del Parods in un nuovo video, a bordo della sua auto. Ma prima, a scanso di equivoci: «Cari amici del naftone, premessa: si può fare un video mentre si guida il naftone, basta che si abbiano le mani libere, quindi maestrini belli calmini». E tolte di mezzo le polemiche preventive può andare dritto al punto: «Vedo dagli ultimi video che parcheggiare in divieto di sosta è un’infrazione degna della pena di morte, quantomeno sui social. Eppure è l’infrazione più comune e, francamente, anche una delle meno gravi. Certo, può rompere i coglioni».
Ma non sarebbe solo qualcosa per cui davvero non varrebbe la pena di condannare senza riserve qualcuno, si tratta anche di un “errore” comunque, che capita a tutti prima o poi, almeno secondo Parodi: «E comunque nella vita chi è che non ha mai parcheggiato alla cazzo? Cioè, ma dove vivete, nel Lichtenstein? Non avete mai girato per Milano? Per esempio, con due ruote sul marciapiede (non completamente sul marciapiede, quello no). Sulle strisce pedonali (solo quelle con il gradone, quelle con lo scivolo per le carrozzine no)». E si chiede anche: «Perché ‘ste strisce del cavolo devono essere larghe tre metri? Un pedone è largo 80 cm, fate le strisce pedonali larghe 80 cm» E continua con una sfilza di esempi di parcheggi poco ortodossi che tutti tendiamo a tollerare quando siamo noi a farli: «Sui blu senza pagare, sulle piste ciclabili (tanto le biciclette non ci vanno mai, stanno sempre per strada a rompere i maroni), sui parcheggi carico e scarico, sui parcheggi riservati ai consoli onorari di Stati assurdi come San Marino e Montecarlo. Poi, bellissimo, si parcheggia in divieto quando vediamo già tantissime macchine parcheggiate in divieto, come fosse “l’unione fa la forza”». La lista sarebbe lunga e il messaggio è chiaro. Pace fratelli, almeno durante le vacanze. Con un “ma”: «Solo due sono inaccettabili, sullo spazio per i disabili e davanti a un passo carrabile. Quelli non lo faccio mai. Quindi, se vedo una Tesla, chiaramente scarica, che si è fermata davanti al mio carraio, gli passo sopra con il naftone. Teslari di San Marino, siete avvertiti». E auguri di un buon anno anche a San Marino. Sigla.