Non si dimette! Ma i soldi pubblici sono stati spesi eccome dal Festival del Libro Possibile di Polignano che ha ospitato Maria Rosaria Boccia, oramai unica fonte attendibile: "Mai speso un euro del Ministero? Io non ho mai pagato nulla, mi è sempre stato detto che il ministero rimborsava le spese dei consiglieri tanto che tutti i viaggi sono sempre stati organizzati dal Capo segreteria del ministro", ha scritto nella conferenza stampa perenne che sono le sue storie su Instagram attraverso le quali è bravissima a sbugiardare in diretta il ministro, i suoi collaboratori e persino la premier Giorgia Meloni dopo le dichiarazioni da Del Debbio. Sono quantomeno i fondi del Por, soldi erogati dalla comunità europea quindi, ma non certo destinati a ospitare amiche, neanche se "pompeiane esperte" come ha definito Paolo Mieli l'infuriata Boccia che a volte ricorda La Glenn Close di "Attrazione Fatale". Non si dimette, Gennaro Sangiuliano punta i piedoni a paperottolo sfruttando il baricentro basso mentre tra i corridoi di palazzo Chigi risuona l'eco di scarpe che graffiano il pavimento. "Sono stato a colloquio con il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, per ribadire la verità delle mie affermazioni contenute nella lettera inviata questa mattina al quotidiano 'La Stampa': mai un euro del ministero, neanche per un caffè, è stato impiegato per viaggi e soggiorni della dottoressa Maria Rosaria Boccia che, rispetto all'organizzazione del G7 Cultura, non ha mai avuto accesso a documenti di natura riservata», dice ben piantato sulle scarpottole.
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Nonostante l'esclusiva di Dagospia sulla mail inviata anche alla Boccia dal sovrintendente degli scavi di Pompei Gabriel Zuchtriegel, nonostante i documenti riservati pubblicati dalla bionda quarantenne. E nonostante il Festival del Libro Possibile di Polignano confessi: "Il festival Il Libro Possibile si è fatto carico delle spese di viaggio e ospitalità per la partecipazione pubblica del ministro Gennaro Sangiuliano e del suo staff il 13 luglio a Polignano a Mare" ha detto all'Ansa l'organizzazione dell'evento, confermando di aver "sostenuto le spese del biglietto aereo Roma-Bari A/R per il ministro della Cultura e di tre stanze d'hotel destinate al ministro, a un agente della scorta e a un collaboratore. Tutto nel rispetto delle indicazioni ricevute dalla segreteria del ministero". Il "collaboratore" ospitato dal festival Il Libro Possibile - si apprende - era Maria Rosaria Boccia, presente all'evento come documentano anche alcune foto" di cui una pubblicata in esclusiva ancora da Dagospia.
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Occasione in cui, ha raccontato Luca Telese su La7, la consolatrice di Pompei ha "consolato" il ministro dopo i fischi ricevuti. Oramai siamo alla negazione dell'evidenza. Evidenze croccantissime. La stampa estera, che sarà presente in maniera massiccia al G7 della Cultura, è pronta a rimandarlo: "Ma l'Italia, sorvegliata speciale dell'Europa, paese Pigs (Portogallo, Italia, Grecia, Spagna, paesi che dilapidano chiedendo poi all'Europa) spende così i soldi del Por?". "Non un euro del ministero è stato speso. Non mi dimetto!", urla Sangiuliano mentre metaforicamente lo trascinano via. Ma i fondi del Por sono anche peggio. Forse qualcuno glielo spiegherà. Forse glielo spiegherà la Meloni. Che quei piedoni palmati glieli vorrebbe strappare. Immaginiamo.
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