La verità sull’energia e sul ceto medio riflessivo ambientalista che è contro l’energia nucleare che il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, è una e una sola. Gli si potrebbero svalutare gli immobili, a questa sinistra che pensa moltissimo ai poveri ai quali arrivano bollette che impediscono loro una vita dignitosa: sulla soglia di povertà incide, eccome, la spesa per l’energia elettrica. Certo, è senz’altro anche un problema il riscaldamento globale, ma che senso ha manifestare contro le emissioni ed essere al contempo contro il nucleare? Sono le solite contraddizioni di chi pensa a sinistra, come si dice, con il portafoglio a destra. E i poveri immobili non ne possiedono. Che oramai l’energia nucleare sia più che sicura è un dato di fatto. Per chi scrive, al limite, ne dovesse esplodere una, di centrale nucleare, con riduzione di questa umanità, sarebbe anche una gran cosa. D’altronde che senso ha, qualcuno dovrebbe spiegare, preoccuparsi di una centrale nucleare quando la guerra atomica è dietro l’angolo. È sempre una questione di immobili, di una sinistra conservatrice, di sicurezza degli investimenti.
Certo, se poi l’idea viene alla Destra, apriti cielo. Come se davvero avessimo una destra che pensa ai ricchi e una sinistra che pensa ai poveri, quando la verità è che pensano tutti ai ricchi. O no? Ho sentito al telefono Mario “Marione” Pagliaro, una istituzione nel campo energetico, al Cnr dal 2008, a parlare di energia solare quando sembrava ancora solo una “boutade”. Organizzatore di eventi ai quali partecipano ogni anno scienziati provenienti da tutto il mondo. “Il nucleare è sicurissimo”, mi dice. “L’unico problema sarebbe l’approvvigionamento dell’Uranio. Non molti paesi ce l’hanno. E potrebbero crearsi situazioni di schiavitù economica identici a quelli che ci sono con il petrolio. E però la soluzione c’è”. Quale? “Nazionalizzare il nucleare, uscire dalla logica del mercato e creare energia nucleare senza badare al profitto. Il costo dovrebbe ricadere sullo Stato, che se da un lato non avrebbe profitto da questa fonte di energia, avrebbe invece un ritorno in termini economici di Pil”. Cosa ne pensi della proposte di Pichetto? “Qualunque proposta in termini di energia nucleare mi piace. Quello che mi chiedo e se glielo faranno fare. Siamo in un momento in cui si sta ridisegnando la mappa economica del mondo. Un nucleare nazionalizzato (che era la vecchia idea e meravigliosa dell’Italia, all’avanguardia un tempo in questa materia) renderebbe l’Italia ricca ed economicamente indipendente. A mio avviso molto dipenderà dai futuri rapporti tra Giorgia Meloni e Donald Trump: non dimentichiamoci che energicamente e militarmente noi siamo una colonia americana. La Sicilia soprattutto. La Russia è una produttrice di Uranio, ma in questo scenario è plausibile diventare schiavi energicamente della Russia? Al momento mi sembra difficile. Quindi la produzione di energia nucleare in Italia dipenderanno anche dai rapporti tra Donald Trump e Vladimir Putin. Io, come detto, sono dell’idea che la produzione dell’energia nucleare in Italia sia una grande cosa. Ma bisogna fare i conti con lo scenario internazionale e, come ho detto, con l’approvvigionamento dell’Uranio”.
Mi sembra che Pagliaro abbia spiegato bene la questione. E che per il resto, il dibattito che al momento si sta facendo in Italia, sia un dibattito di carta che non tiene conto della realtà che sta dietro a questa che, se si potesse davvero realizzare, sarebbe una grande notizia. Soprattuto per i poveri. Se ancora qualcuno pensa a loro. E non ne siamo proprio sicuri.