Potremmo chiamarla la strada dei record, che potrebbe entrare dritta dritta nella classifica da Guiness dei primati infrastrutturali. Come mai? In soli quattro anni è arrivata alla sua settima inaugurazione ma non è ancora stata messa la parola fine sulla sua costruzione. Non solo, è anche carissima, ben 12 miliardi di euro, e c’è da dire che i pedaggi non arriveranno a quella cifra nemmeno nell’arco di 39 anni. Ci sarà bisogno dell’ennesimo taglio del nastro, l’ottavo, per far si che la Pedemontana Veneta colleghi veramente la A4 Milano-Venezia fino alla A27 Venezia-Belluno. Tutte le volte che viene aperto un pezzetto di strada viene vissuto come un fatto storico, con tanto di titoloni sui giornali che fanno da accompagnamento. La storia infinita, che racconta la gestione del potere, la politica, gli interessi delle imprese e chi più ne ha più ne metta.
Tutto è ancora aperto, anche se nei bilanci della Regione 2024-26 sono già previste perdite per una sessantina di milioni di euro. A cosa fanno riferimento? Alla differenza tra introiti dei pedaggi e versamenti al concessionario. L’opera dovrebbe entrare in funzione completa probabilmente nel 2025. Vano poi ad aggiungersi le somme per le penali causa ritardi, di circa 25 mila euro al mese. Cifre che andranno man mano ad aumentare di consistenza…