Unione satanisti italiani, per voce della sua leader Jennifer Crepuscolo, a BlackList per MOW ha raccontato l’insight di credere in un culto diverso dalle canoniche religioni monoteiste. Fra i fanatismi creati dalla società fino al culto (molto discusso in questi giorni di Ramtha), Jennifer Crepuscolo ha spiegato alcune dinamiche del culto satanista per dire che no, non è come la società vuole far credere.
Definisci il satanismo un culto o una dottrina?
Sì, assolutamente, non è una dottrina, ma è un vero e proprio culto. Abbiamo un Dio, la nostra tradizione. È di fatto un culto.
Cosa c’è di vero in quello che si dice di voi sul Satanismo che, per esempio, porta a fare sacrifici di animali…
Mi fa molto sorridere quando si parla di sacrifici di animali. Quando ci si riferisce alla Bibbia, per esempio: la gente parla sempre di noi ma non sa che i testi sacri sono pieni di assassini e sacrifici. Jahvè fa sacrifici di animali. Mi fa ridere questo stigma nei nostri confronti: anzi, per noi gli animali sono sacri e quindi è un pregiudizio, non facciamo sacrifici umani. L’immaginario collettivo di Satana è condizionato dalla dottrina cattolica, che è di fatto un avversario della nostra religione e dell’essere politeista. L’idea stessa di Satana come demone cattivo è nata quando l’ebraismo ha istituito il monoteismo e la dittatura dell’unico Dio. Tutte le altre sono declassate a diavoli. Premessa per farti capire che il vero satanista non è un devoto del male. Per la nostra rilettura Satana non rappresenta il male.
Sarebbe la stessa concezione di un cristiano per Dio, con l’idea di ancora di salvezza e quant’altro. Non c’è niente di maligno…
Non c’è niente di maligno. Ma c’è da premettere che il nostro approccio al Dio è diverso da quello di un cristiano. Noi amiamo satana e lo veneriamo, c’è un gesto di affetto, di amore, per quello che riteniamo un maestro e progenitore ancestrale. Ma noi non abbiamo una sottomissione. Non esiste il concetto di privarci dalle nostre responsabilità, noi non chiediamo interventi divini, ma facciamo le nostre scelte in modo pragmatico. Non ci aspettiamo salvezze eterne se non quelle che possiamo conquistarci.
Non cercate uno spazio in Paradiso?
Siamo anche noi degli spirituali. Noi crediamo nell’immortalità dell’anima, ma non c’è la concezione di dipendere da un Dio che si sacrifica per te. Sei tu che devi impegnarti in un cammino per autodeificare te stesso perché l’anima arrivi al Paradiso.
Ricevi o hai ricevuto molti insulti sui social?
Mi lascio scivolare addosso molte cose. La società è piena di paura e molta ignoranza. La società vive un certo indottrinamento per cui i satanisti sono considerati dei criminali, dei malati. La paura porta quindi a minacciare e devo dire che il fanatismo porta le persone a insultare o minacciare o anche di peggio. Il monoteismo si presta al fanatismo. Esiste un solo Dio e il resto, Satana compreso, è male. Dispiace non tanto per me, io vado avanti bene. Ma mi dispiace per altri satanisti che rischiano di perdere il lavoro o hanno figli. Recentemente una ragazza è stata allontanata da un negozio solo perché aveva chiesto di stampare il nostro calendario che, tra l’altro, non aveva nemmeno immagini grevi. È una forma di razzismo.
Le persone a cosa assimilano i riti satanici?
Abbiamo dei riti, ma non è quello che la gente si aspetta e hanno preconcetti aumentati dalla campagna di odio. Vogliono creare lo spauracchio verso di noi, ma ti dirò: ci sono satanisti e anticristiani, cioè coloro che fanno queste cose contro Dio. Noi siamo i primi.
Il caso delle bestie di Satana, che hanno commesso omicidi?
Assolutamente no. Tutto tranne che satanismo. Anche i ragazzi che facevano parte di quel gruppo (le Bestie di Satana, ndr), aizzati dal metal, non portavano avanti un culto satanista. Gli omicidi non avevano un ritualismo riferito a Satana. Quindi il satanismo non c’entra niente con gli omicidi delle Bestie di Satana.
Cosa è la psicosetta di Ramtha?
Non posso definirla psicosetta o meno, dipende da come agiscono, ma non sono abusanti. È un termine utilizzato per descrivere queste realtà mentaliste che agiscono per condizionare un po’ gli adepti. Concetti della new age come il risveglio spirituale, e pensa che ce ne sono tanti anche di cristiani. Guru o santoni che evocavano angeli e cristi ed erano filocristiani, ma poi abusavano degli adepti. Non si possono criminalizzare le idee, che piacciano o meno. Al massimo va punito il reato, ma dove non c’è il reato, rimane pregiudizio. In questi giorni si è celebrata la morte di Falcone e Borsellino e i criminali i mafiosi che li hanno uccisi erano cristiani. Gente che la domenica si batte il petto in chiesa. Ma nessuno ha colpevolizzato il fatto che sono cristiani. Non si può dare sempre la colpa alla minoranza religiosa. Bisogna chiedersi: Estorcono denaro? Molestano? Sono aggressivi?
I Testimoni di Geova lo sono?
Potrebbero essere considerati una psicosetta. Conosco molte persone che sono uscite da questa realtà e hanno dei traumi fortissimi perché sono fortemente fanatici. Io ho rispetto per qualsiasi sentimento religioso, ma spesso queste famiglie hanno degli atteggiamenti fortemente oppressivi verso altri membri della famiglia che non vorrebbero subire certe cose.
Quanto è difficile reperire informazioni di questo tipo? Non è facile entrare in contatto con loro. Da dove bisognerebbe partire?
Va verificato dall’interno. Per scoprire un crimine serve qualcuno che sia stato dentro a questa o quella realtà.
A me tutto ciò ha ricordato i preppers americani (quelli apocalittici che si preparano alla fine del mondo), che si allestiscono cibo e armi per la sopravvivenza e a combattere con altri uomini.
Bè, per esempio, avevo letto che nella comunità di Ramtha si pensava che la fine del mondo sarebbe stata nel 2012 e in molti avevano iniziato a costruire bunker, ripari, rifugi, spendendo un sacco di soldi. E credevano che la località di Spinello (dove è avvenuta la scomparsa di una coppia di coniugi si dice legata al culto, ndr) sarebbe stata una delle poche località rimaste intatte e loro ne sarebbero stati risparmiati.
Ma tu ci credi? Pensi ci sia qualcosa di vero in questa fine del mondo?
Io credo che ogni fine sia un nuovo inizio, dipende da chi senti. Secondo gli indiani d’America per loro è quando i coloni europei li hanno trucidati. Credo ci sia un po’ di fanatismo, non condivido tanto l’idea di una fine del mondo perché potrebbe accadere in ogni momento. Bisogna continuare a vivere, altrimenti che senso ha.