“Non durerà più di due o tre giorni questo identificarsi della sinistra in Michela Murgia”. Così la pensa Vittorio Sgarbi, sottosegretario alla Cultura, che per MOW ha analizzato in modo pragmatico che cosa ha rappresentato la scrittrice scomparsa nei giorni scorsi, soprattutto a livello politico. Per il noto critico d’arte, infatti, “la sua grandezza è assolutamente discutibile ed è una grandezza costruita su alcune posizioni antagoniste”. Non solo, perché Sgarbi si è poi concentrato sulla scelta di di Tomaso Montanari, rettore dell'Università per stranieri di Siena, di esporre la bandiere a mezz'asta in segno di lutto, quando invece si rifiutò per Silvio Berlusconi: “Il suo è un abuso d’ufficio. Se è motivato dal fatto che Berlusconi era un furfante e la Murgia era una santa non è un fatto istituzionale, ma è un fatto personale” e ha chiesto l'intervento del Minsitero. Mentre sulle battaglie della Murgia ha profetizzato: “Del tutto inutili perché…”.
Sgarbi, il rettore dell''Università per stranieri di Siena ha deciso di esporre la bandiera a mezz’asta in segno di lutto per la morte della scrittrice Michela Murgia, a differenza di quando venne a mancare Silvio Berlusconi. Cosa ne pensa?
Montanari deve essere messo sotto osservazione dal Ministero perché gli atti arbitrari sono contrari alle indicazioni ministeriali. La bandiera a mezz’asta non era per Berlusconi, ma per un funerale di Stato e un lutto nazionale che prevedeva alcuni comportamenti. La bandiera a mezz’asta per la Murgia risponde a una sua valutazione legittima, ma che non dovrebbe coinvolgere l’istituzione. Quindi si è un segnale politico che ha una sua logica al di là del mio giudizio personale sul fatto che nell’arco di poco tempo non ci sarà nessuna memoria di quello che ha fatto la Murgia.
Non crede che le battaglie politiche di Michela Murgia abbiano lasciato un segno?
Forse non ha fatto molto nemmeno Berlusconi, ma certamente ha inciso sulla struttura politica e delle istituzioni e sui sistemi elettorali. Berlusconi lascerà sicuramente una traccia. Quello di Montanari è un atto arbitrario, per cui non credo si possa fare molto. Ha fatto il famoso abuso d’ufficio, che verrà abolito e quindi non sarà possibile nemmeno perseguirlo. Il suo è un abuso d’ufficio. Se è motivato dal fatto che Berlusconi era un furfante e la Murgia era una santa non è un fatto istituzionale, ma è un fatto personale.
Eppure, anche dal fronte opposto alle posizioni di Michela Murgia, in molti ne hanno sottolineato la grandezza.
La sua grandezza è assolutamente discutibile ed è una grandezza costruita su alcune posizioni antagoniste, ma per me ogni morte è uguale all’altra. Mi fa pena una suora che muore, una persona qualunque che muore, ormai questa specie di gerarchia della morte mi sembra abbastanza malinconica. Ovviamente, però, anche questo è legittimo, ci sono morti più importanti per altri e la Murgia è ritenuta una morte più importante. Morire o vivere dipende da quello che resta del tuo pensiero e io sono convinto che nell’arco di poco tempo non avremo una persistenza delle idee della Murgia. Mi sembrano delle idee come quelle di Vladimir Luxuria, non vedo grandi differenze.
Lei si è spesso espresso criticamente verso certe sue battaglie, come quelle linguistiche.
Le battaglie linguistiche sono sempre interessanti. “La” e “il” sono all’interno di un codice di letteratura scientifica . Poi se uno vuole fare la battaglia sul “la” può togliere gli articoli sia “il” che “la” e buonanotte. Mia madre era “Rina” ma la chiamavano “la Rina” e lei era tutta contenta. In questo caso era il nome di battesimo e non il cognome. Se scrivi “il croce” puoi scrivere anche “la Murgia”, è neutrale, non c’è nessuna differenza, va solo a identificare il sesso, ma è una battaglia del tutto inutile. Con una battaglia come questa non andrà molto avanti la sua leggenda.
Da sinistra, però, è stata considerata un simbolo.
Erano gli altri dietro di lei, non lei che aveva dietro qualcuno. Quello che ha detto Nichi Vendola dimostra che lui la riteneva un riferimento. Era lei a essere un riferimento per gli altri, da questo punto di vista tecnicamente era un maschio alfa, per cui guidava, non era guidata.
Come se lo spiega che fosse un riferimento?
Lo era per quella sinistra totalmente carente di modelli. Fanno fatica a ritenere come modello Elly Schelin, per cui trovavano nella Murgia un modello più credibile. Ma questa identificazione nella Murgia mi pare qualcosa di molto temporaneo, non credo che andrà avanti più di due o tre giorni.