Di Elodie si parla sempre. In un modo o nell’altro. Il suo nuovo singolo, le immagini trasgressive, le foto in cui mostra il suo corpo, la scena di nudo nel film a cui ha partecipato, Ti mangio il cuore di Pippo Mezzapesa, il successo (anche sul palco di Sanremo nel 2021). Ma non solo. Di lei si è parlato molto anche per le sue storie d’amore, alcune travagliate, altre ambigue, quasi tutte seguite con attenzione dai giornali e dai tabloid. Ma forse nessuna batte quella con Andrea Iannone, approvata anca dalla vecchia fiamma Belen Rodriguez. Storia d’amore e felice? Lei dice di sì, nonostante l’ombra di Marracash, che potrebbe essere finito anche nella sua canzone in corsa a Sanremo, Due. Comunque stiano le cose, la donna di successo e apparentemente forte, nasconde le sue fragilità. A dirlo è lei stessa: « C’è una nuova canzone, Una come cento in cui racconto il mio essere fiera della fragilità che racconto con onestà e fermezza. Sembro granitica ma se si trova la mia crepa finisco per fare cose puerili. Se mi dicono una cosa brutta piango invece che alzarmi e andare via». E la cantante sarebbe finita in lacrime dopo le critiche per la sua scena di nudo (a metà) nel film presentato in concorso a Venezia: «Mi sono trovata a discutere perché si vedeva il mio seno nella bocca di un uomo. Ho pianto e mi sono sentita sbagliata. Eppure il corpo è mio».
Un corpo che l’ha sempre accompagnata nel corso della sua carriera, dove accanto al successo dei suoi brani è sempre stata apprezzata anche per il suo aspetto. E ora ha optato per un look aggressivo, fatto di occhiaie e trucco sbavato: «La bellezza mi ha reso libera e la uso come voglio. Quel trucco mostra fragilità e forse anche abuso, qualcosa che è capitato a tutte in momenti vari della vita. per me è stato un problema affrontare gli abusi quotidiani. […] Non sono gli insulti a colpirmi, sono commenti sterili. Mi ferisce quando non sono capita, quando viene travisato ciò che dico o faccio e ne viene data un’interpretazione sbagliata. In passato avrei reagito con rabbia, oggi respiro e vado oltre». Una forma di autocontrollo, la sua, che non sempre ha la meglio quando si discute di temi legati ai diritti e alla posizione della donna nella società: «Gli uomini sono sempre meno giudicati di noi donne. La musica come molte altre industrie si è aperta alle donne in tempi recenti, gli uomini da sempre ne hanno accesso quindi è normale che la presenza numerica sia differente. Dobbiamo lavorarci ancora tutti insieme».
A raccogliere i frutti di questi anni di carriera, una docuserie che uscire il 20 febbraio su Prima, Sento ancora la vertigine. Poi parla del suo inedito in gara al Festival della canzone e racconta di un amore finito: «Me ne sono innamorata al primo ascolto, ma ho trovato grandi difficoltà nell’interpretarla. Ero arrabbiata con me stessa perché non mi sentivo abbastanza brava. Solo dopo le prove con l’orchestra mi sono sentita felice». Ma non si tratta solo di interpretazione. Il nuovo disco in arrivo si intitola Ok. Respira, e oltre a molte collaborazioni (Mahmood, Elisa, Dardust e altri) è lei stessa ad aver vestito i panni di autrice: «Per la prima volta ho partecipato alla scrittura. Volevo far valere la mia visione, una cosa non semplice per un interprete». E per capire che si parla di le basta sentire Apocalisse il brano su un suo ex che, ammette, è proprio Marracash. «È stata una relazione complessa e questo disco mi ha aiutato a metabolizzarla e a darle il posto che si merita». Si tratta comunque di una storia chiusa, dice, al posto della quale è arrivata quella con il pilota di MotoGP Andrea Iannone: «Sono molto felice, ma la cosa più importante è che ho capito che cosa non voglio, come non voglio sentirmi. Metaforicamente parlando non voglio “difendermi” a casa, quello deve essere il porto sicuro. Ci deve essere rispetto per l’identità dell’altra persona, l’amore viene da lì».