Partiamo in quarta: cosa c’entra Pizzaliks con Donald Trump e con Matteo Salvini? Forse nulla forse tantissimo. Parliamo di Pizzaliks, questo account (verificato) X e Instagram che alcuni, di parte, avventatamente, molto avventatamente, definiscono l’anti Dagospia, ossia il quotidiano italiano più letto dalla gente che conta ma non solo. Anche noi di MOW vogliamo partecipare al gioco di società e di fantapolitica: “Ma chi ci sarà mai dietro Margherita P., ovvero Pizzaliks?” versione aggiornata di “Che sta pensando quiz?”. I follower sono pochini, quelli verificati una decina e l’unico di un certo peso è Peter Gomez (poi ci sono anche Tommaso Cerno e Daniele Capezzone e più o meno basta) nonostante la paginata che gli ha dedicato Luigi Mascheroni su “Il Giornale” dove ne tesseva le lodi in maniera un po’ cringe e che, a dirla tutta, aveva quasi l’aria di un “redazionale”, ossia di un articolo pubblicitario (o forse a Luigi piace proprio molto, vai a sapere). L’account è recente e se la prende soprattutto con i nemici di Giorgia Meloni. Pizzaliks è abbastanza informato, tratta gli stessi argomenti di Dagospia: media, economia, politica, influencer, ma non è difficile capire che dietro c’è una regia. Mentre Dagospia segue il genio, la furia, gli innamoramenti e i disinnamoramenti di Roberto D’Agostino e delizia quotidianamente con la sua “titolazione”, Pizzaliks (che chiama Dago “maestro”), dà notizie un po’ senza arte ma con molta parte. Anzi, la parte “gossip” sembra dedicata esclusivamente a Selvaggia Lucarelli alla quale gliene dicono di ogni: l’insulto più ricorrente è che la giornalista de (ma tu guarda il caso) Il Fatto Quotidiano abbia da sempre avuto l’ambizione, frustrata, di fare parte di una coppia vip e che per questo se la prenda con le donne delle coppie vip. Teoria abbastanza datata, a dire il vero, e anche un po’ noiosa.
L’unico argomento in cui Pizzaliks sembra ferrato sono i movimenti bancari, che vanno dal controllo e dalle acquisizioni delle banche (banche che non sembrano stare simpatiche a Margherita P., e tutti ricordiamo la querelle banche-Meloni sulla tassazione degli extraprofitti) e, a cascata, al controllo e all’acquisizione dei giornali, faccenda abbastanza datata anche questa, i giornali di carta servono solo a creare ospiti per i talk show quando nessuno legge più i cartacei e gli spettatori della televisione generalista – i telemorenti come li chiama Dago – sono appunto telemorenti. Secondo Pizzaliks, Francesco Gaetano Caltagirone si sarebbe comprato La Repubblica e Antonio Angelucci si sarebbe comprato La Verità di Maurizio Belpietro. Altra specializzazione, al momento, è prendersela con Mediaset, nella figura dei proprietari Pier Silvio e Marina, accusati, niente po’ po’ di meno che di avere fatto fuori Ilary Blasi e Michelle Hunziker dai palinsensti. Perché dunque parlare di un account di retroscena economico pro Meloni con 500 follower? Eppure in molti ne parlano. Al telefono. In chat. Lo stesso Luigi Mascheroni sventola l’ipotesi che dietro Margherita P. ci sia un insieme di persone, una sorta di complottone segreto, complottone che fino a oggi conta 534 follower. Strano ma vero. Perché in realtà, scorrendo l’account, uno ha sempre quella sensazione come a dire “ma che mi state raccontando?”. Giochiamo quindi al gioco del complottone e vediamo cosa si dice in giro. Di sicuro, dicono, Pizzaliks sta cercando di mostrare i muscoli. Di sicuro i suoi obiettivi sono gli antimeloniani.
Di sicuro se la prende con Dagospia, reo, mi dicono, sì di sbeffeggiare la “ducetta” (come la chiama Dago) ma ancora di più di raccontare quella verità che alla Meloni non piace sia raccontata: ossia che il suo peggior nemico è Matteo Salvini, che sembra sempre più deciso a farle “ciaone”, e di vendersi, in caso di vittoria di Donald Trump e di conseguente pacificazione con l’amico Putin, come il referente internazionale di un nuovo atlantismo putiniano in una Europa in cui le destre avanzano. Tanta roba, di fantapolitica certo, ma tanta roba. Così, Pizzaliks, al momento, non starebbe facendo altro che mostrare i muscoli, pronta a tirare fuori dal cilindro chissà cosa contro il vero avversario, che non è Dago, non è la Lucarelli, non è Giorgetti, non sono le banche. Ma è Matteo Salvini. E dunque, ci si chiede e si ipotizza in giro: chi sono i complottari della pizza margherita? Chi si nasconde dietro questa sedicente napoletana che dice di lavorare in televisione e di sedurre uomini e donne e si vende come amica di donne e uomini informatissimi? Dove prenderebbero le notizie se non dagli “affiliati” del mondo del giornalismo politico ed economico, luogo dove circolano sia le notizie che si danno ma ancora di più quelle che non si danno, ma che si potrebbero dare, magari con un account su X? Al momento, l’ipotesi più accreditata è che dietro ‘sta pizza ci sia l’asse Giorgia Meloni, Antonio Angelucci, Alessandro Sallusti. Anche perché Angelucci, proprietario de Il Giornale, di Libero e del Tempo (e forse anche de La Verità) è stato sì eletto nelle file della Lega, ma, dicono, di fede meloniana. E chi meglio di lui (si dice, parrebbe, sembrerebbe) potrebbe gestire il complottone raccontato da Luigi Mascheroni sulle pagine de Il Giornale in un pezzo su un account da 500 follower? Ovviamente si tratta di fantapolitica, di caz*eggio da bar, di ipotesi. Anche perché fa caldo e non sappiamo come passare il tempo.