Tra Fedez e Codacons va tutto bene. O perlomeno così sembrerebbe. Dopo una serie di querele, udienze e battibecchi di ogni tipo a Taranto è stato siglato “l’accordo di pace” tra Fedez e il presidente dell’associazione Carlo Rienzi (l'artista ha condiviso su Instagram un'immagine che ufficializza la riconciliazione in cui lui indossa una maglietta del Codacons e Rienzi una t-shirt del rapper). Ma che ci facevano i due in Puglia lo scorso 21 giugno? Rienzi e Fedez hanno annunciato ufficialmente una collaborazione volta a sostenere la comunità di Taranto, per combattere l’emergenza sanitaria e ambientale causata negli anni dalle emissioni dell’acciaieria più grande d'Europa. Tra le persone che hanno preso parte all'evento, come riporta Today, anche trenta vittime dell'ex Ilva, mamme dei bambini nati con gravi problemi genetici e Valerio Cecinati, primario del reparto di Oncologia pediatrica dell'Ospedale Santissima Annunziata di Taranto. L'arrivo del rapper in città è stato visto da molti come un gesto di grande solidarietà nei confronti dei problemi causati dallo stabilimento siderurgico, che hanno messo in ginocchio Taranto e Italia. Tuttavia, non sono mancate le polemiche e le discussioni sui social media. Il motivo? Fedez sarebbe arrivato in città a bordo di un jet privato.
Selvaggia Lucarelli su X ha prontamente commentato il fatto: “A parlare di morti e di Ilva con le magliette spiritose. E soprattutto andare a parlare di inquinamento ambientale (con tanto di direttive al governo) e salute dei cittadini arrivando col jet privato. Daje Fedez”. Non è stata l’unica. Anche la giornalista Annarita Digiorgio non ha tralasciato questo “dettaglio”. “Fedez viene a Taranto col jet privato per parlare dell'inquinamento ambientale di Ilva”. Eppure, solo un paio di anni fa, il rapper aveva detto in una puntata di Muschio Selvaggio: “Non uso più il jet privato perché inquina e mi hanno talmente rotto le palle che non lo uso più”. Ah...
Anche Harry e Meghan sono stati spesso criticati per la loro presunta "vocazione green" visti i loro numerosi spostamenti in suv e jet privati di cui vi avevamo già parlato qui. Il punto è che l'uso spropositato di questi mezzi da parte delle star (ricordiamo i voli da poche decine di minuti di Kylie Jenner o quella volta in cui sua sorella Kim Kardashian si recò sempre in aereo a Parigi - da Los Angeles - soltanto per acquistare una torta) non è certo un esempio virtuoso e potrebbe rendere ancora più difficile e faticoso per il singolo cittadino continuare a impegnarsi e sacrificarsi civilmente in favore del pianeta.