Nome storico del giornalismo italiano, Carlo Rossella, ex direttore del Tg1 e de La Stampa, si è lasciato andare in un profondo ricordo della sua lunga carriera, fatta di incontri, di episodi ma soprattutto di persone. Intervistato da Elvira Serra del Corriere della Sera, il giornalista classe ’42, dunque, ha passato a rassegna i grandi nomi che ha avuto l’onore di conoscere, dall’avvocato Gianni Agnelli (suo vecchio editore ai tempi del quotidiano torinese), “un principe per il fascino”, alla moglie Marella Caracciolo, “la donna più elegante d’Italia”. E poi ancora Luca Cordero di Montezemolo, anche lui “un uomo molto elegante”, i due Papi Giovanni Paolo II, di cui ricorda “la grande umanità”, e Benedetto XVI “un uomo di grande potenza intellettuale”, passando anche per Pio XII, “uno di quei santi di una volta, che stavano molto in alto”. Nel mezzo anche il ricordo e un pensiero per i suoi colleghi, come Bernardo Valli, il più bravo “non solo per l’esperienza giornalistica, ma per quella di vita”; un esempio tra i giornalisti più giovani (Valli è nato nel 1930)? “Non saprei” risponde Rossella. E poi ancora Oriana Fallaci, incrociata “varie volte, mi trattava a frustate, ma mi voleva bene”. Insomma, i grandi nomi del novecento, che ormai sembra stia per finire definitivamente. Rossella, infatti, parla delle figure del passato, e quando Serra cita i Ferragnez parlando dei nuovi reali, questi ultimi “sostituiti dagli Agnelli, poi dai Berlusconi” e infine da Fedez ed (ex) consorte Chiara Ferragni, il giornalista risponde freddamente: “Cominciamo a cancellare i Ferragnez”. Eppure, in tutto questo carosello di ricordi non manca qualcuno?
Si tratta di una persona fondamentale per la carriera di Rossella, che nell’intervista rilascia al Corriere si prende anche del tempo per parlare della sua esperienza a Il Foglio, giornale fondato da Giuliano Ferrara e adesso diretto da Claudio Cerasa, dove per oltre vent’anni ha tenuto Alta Società, “rubriche – ha detto lo stesso Rossella – molto informate e io le ho sempre fatte su persone e ambienti che frequentavo, non ho mai amato il vorrei-ma-non-posso”. Insomma, ha parlato anche di Ronald Reagan, di Sant’Antonio da Padova, di Maria Angiolillo, di Cristina Parodi, della moglie Daniela e dei figli mai avuti. Eppure, come già sottolineato, all’appello manca un nome piuttosto pesante, e citato una volta sola ma dalla giornalista del Corriere Elvira Serra in una delle sue domande. E sì, si tratta proprio del cavaliere Silvio Berlusconi. Infatti, scrive adesso Francesco Bonazzi su La Verità, “dal 1999 al 2019 (Rossella, ndr) ha lavorato per Berlusconi, dirigendo Verissimo su Canale 5, il settimanale Panorama, il Tg5 del dopo Mentana e scrivendo per Chi. E negli ultimi anni il Cavaliere – sottolinea ancora Bonazzi – lo fece presidente di Medusa Film […] eppure ieri Rossella non ha avuto memoria del ventennio tra Arcore e Segrate”. No, nessuna parola per Silvio, e anzi, per tornare all’ultimo ricordo di Rossella per l’ex Premier italiano, scrive il giornalista de La Verità, bisogna tornare indietro a “quando il Cavaliere morì, a giugno dello scorso anno, Rossella disse: ‘Ho perduto un amico caro […] Di Berlusconi non ce n’è un altro’. Poi aggiunse una profezia: ‘Forza Italia è morta con lui. Non resterà niente, destinata a dissolversi’ (La Stampa, 15 giugno 2023). Alle Europee – sottolinea Bonazzi –, il partito guidato da Antonio Tajani ha preso il 10%. Non è escluso che l’altro giorno Rossella abbia pensato: meglio che non parlo del Cavaliere, se no mi chiedono di quella volta che ho seppellito anche Forza Italia”.