Avrete sicuramente letto altrove, ma a nastro, che chiunque scriva di Barbara d'Urso senza darle della strega finta, bugiarda e circense, del vaso di Pandora di ogni Male televisivo, lo faccia per convenienza e piaggeria, sperando d'essere arruolato in qualità di opinionista o saltimbanco in una qualche sua prossima ed eventuale trasmissione televisiva, magari in casa Rai. Ecco, mettiamo subito in chiaro questa cosa: qui, Grazia Sambruna, è animata da sempre, e con ogni probabilità per sempre, da un unico, bruciante sogno di gloria: pagare l'affitto a Milano, ogni dieci del mese. E di pagarselo a parole, non a colpi di più o meno convenienti sviolinate a seconda di dove tira il vento. Perché Grazia Sambruna è un'idealista, ha la bizzarra mania di riportare ciò che vede e pensa, pur realizzando benissimo che ci siano altre vie, maggiormente vantaggiose. Grazia Sambruna, quindi, è un'imbecille: meglio crepare povera, ma con la soddisfazione in bocca, tutta personale e intangibile, di tirar le cuoia con la lingua pulita. Premesso ciò e promesso che da qui in poi smetto di parlare in terza persona, veniamo al punto: il Signorini-Gate che infiamma il web a causa delle gravissime accuse lanciate da Fabrizio Corona nelle ultime due puntate di 'Falsissimo', il suo egomostruoso show in onda su YouTube. Accuse che sono giunte, nelle ultime ore, alla Procura di Milano e che al momento prendono il nome di molestie, violenze sessuali ed estorsione. Oramai lo sanno pure i ciottoli di fiume, pare che moltissimi (nell'ordine delle centinaia) giovani manzi abbiano in qualche maniera dovuto concedere la propria 'rosa' a Signorini in cambio della pregiata opportunità di entrare al 'Grande Fratello'. Mentre tutta Mediaset sapeva e taceva? Così starebbero le cose per l'ex Re dei Paparazzi. E qui sta anche il cuore della questione: c'è soltanto lui, Fabrizio Corona, a raccontare (e dunque a controllare) questa narrazione, nessun media generalista s'azzarda a toccare l'argomento, ad approfondirlo, magari a contraddirlo perfino. Per ora, forse giusto un servizio cronachistico del Tg1 se ne è interessato, mentre i principali siti d'informazione pubblicano qualche sparuto articoletto a coraggiosa firma 'Redazione'. Se un belato si potesse leggere, suonerebbe esattamente così. Intanto i social impazziscono, la gente vuole sapere e non esistendo una contro-offensiva, a livello di storytelling, ha un'unica fonte da cui abbeversarsi: Fabrizio Corona che mima involandosi con le braccia le dimensioni di 'un uccello importante'. Come siamo arrivati a questo impensabile fondo del barile? Semplice! Perché in tv, in particolare al soldo del Biscione, non c'è più Barbara d'Urso.
Il silenzio del trash genera mostri e così Fabrizio Corona oggi è visto dalla maggior parte della pubblica opinione come un uomo tutto d'un pezzo, un duro e puro che svolge quello che dovrebbe essere il lavoro dei giornalisti, tutti pigri e/o appecorati, a differenza sua, dell'eroe dei nostri squallidi giorni. Qui mi urge far presente che il grosso dei 'giornalisti' siano disgraziati freelance che campano alla giornata, sperando che caporedattore X o Y non si svegli con la bella pensata che sia tempo di 'tagli'. Nessuno di loro, a naso, potrebbe permettersi nemmeno una delle querele che tiene Corona sulla collottola e che continua ad accumulare. Proprio da un punto di vista di tempo e soprattutto di soldi: non siamo milionari che hanno fatto i dobloni invitando beoti follower a buttar grana su scommesse calcistiche e criptovalute fantasiose. Abbiamo una dignità, una qual certa onestà intellettuale e l'avremo anche quando finiremo a vivere sotto al ponte che ci spetta. Mentre Corona si troverà costretto a cambiare casa perché il monte denunce cartacee ricevute lo obbligherà ad aumentare i metri quadri della propria magione: non ci staranno più, proprio per questione di spazio, finiranno per intasargli la cappa della cucina, ma lui continuerà a essere milionario. Dunque, punto primo: Fabrizio Corona non è il più coraggioso di tutti, Fabrizio Corona non fa 'informazione' contro il sistema. Fabrizio Corona, qualunque cosa dica o pensi, la agisce perché può. E perché adora vedere la propria faccia condivisa ovunque (con quel che l'avrà pagata, c'è da capirlo). Ogni volta che vi verrà da reputarlo di nuovo 'coraggioso', pensate al suo conto in banca. Fatto? Bene. Anche se non soprattutto quello è 'potere'.
Un 'potere' incontrastato perché Fabrizio Corona attualmente possiede il monopolio dell'intera narrazione di questo scandalo, del Signorini-Gate. Ho letto grandi editoriali in morte della televisione, assassinata definitivamente dal web, ossia da Fabrizio Corona, da YouTube, da 'Falsissimo'. Ma la tv cosa sta facendo per contrastare la carica dell'ex re dei Paparazzi? Niente. Perché sono tutti codardi, questa l'opinione più diffusa online, sempre grazie alla stessa unica fonte che non ha alcun motivo farvelo credere, assolutamente, mai, specie non qui. In realtà, la risposta potrebbe essere molto più semplice di così: chi cazzo ha la faccia adatta per mettersi ad affrontare Corona senza uscirne da clown? E pure l'impatto mediatico, la credibilità per il pubblico a cui si rivolge, il lessico 'trash', il coraggio (questo sì, ndr) di sporcarsi le mani andando a scavare nei più bassi istinti umani 'per raccontare la verità' agli spettatori? Insieme alla credibilità di fronte a milioni di casalinghe che stirano perché parla sempre 'col cuore'? Oh sì, a Mediaset non è mai mancata Barbara d'Urso come in questo momento. Ve lo giuro sui miei figli (che non ho).
A me non importa nulla di cosa pensiate di Carmelita a livello personale. Non so nemmeno, o forse sì, come possiate pensare qualsiasi cosa di lei, un personaggio tv dalla carriera pluridecennale con cui non avete (e non ho) mai mangiato insieme, a livello personale. E manco mi interessa, qui parliamo di comunicazione. Al di fuori di fanatismi e animosità pregiudizievoli, immaginate se Barbarella fosse in onda ancora oggi sull'Ammiraglia del Biscione con cinque ore di diretta, sei giorni su sette. A quel punto, la risposta di Mediaset alle accuse di Corona non sarebbe questo decoroso (e francamente inutile) silenzio. Ma una contro-offensiva solare e scintillante, letale. Mia madre l'altra sera m'ha chiesto come fare per vedere le puntate di 'Falsissimo' e sono più certa della morte che non me lo avrebbe domandato, né ne avrebbe sentito il bisogno se le avesse già raccontato tutto Barbara d'Urso nel pomeriggio di Canale 5.
Barbara d'Urso, proprio lei, la reietta da Mediaset, sarebbe unico antidoto, sola kryptonite, insuperabile modo di squarciare il monopolio della narrazione coronarica che ha così tanta influenza hic et nunc semplicemente perché non ce ne sono altre con medesimo (o maggiore) impatto mediatico. Non ci vuole tanto a immaginare una scaletta possibile: dopo aver visto, nel giro di qualche giorno, che l'affaire Signorini non si sarebbe sgonfiato, ecco scendere in campo lei, Barbara d'Urso, con buona pace della vacanze di Natale (che la sua prima sostituta al timone di 'Pomeriggio 5', Myrta Merlino, trascorreva a sciare a Cortina lasciando che altri andassero in onda al proprio posto, sorvoliamo). Ora ci sarebbe Gianluigi Nuzzi, ma che te ne fai? Se non ci sono morti ammazzati di mezzo, quello non si spreca, non apre bocca. Figuriamoci se mai farebbe un'edizione 'speciale' di 'Dentro la Notizia' per approfondire, per spiegare, quante spine abbia la 'rosa' che Signorini si trova attualmente nel posteriore. Per una cosa così, per levare cotante spine in efficacissima maniera, ci vuole Barbara Carmelita d'Urso. Osiamo, immaginiamo come.
Apertura apparentemente inoffensiva, quasi morbida: intervista a Nina Moric (o a quel che, rispettosamente, ne rimane). Ex moglie di Fabrizio Corona, un tempo era tra le donne più belle del mondo, ora è più che altro un meme, una gif social che ripete parole incomprensibili. Non servirebbe nemmeno che parlasse del fu marito, basterebbe vederla per screditare l'immagine e la reputazione di costui (che, visto che il tempo passa e la gente ha la memoria sempre troppo corta, manco la galera è riuscita a scalfire, ma pazienza, qui si tratta di impatto 'choc', non di cose che durano nel tempo). Se poi, come ha già fatto tante volte in passato e proprio chez Barbarella, Moric volesse intavolare un racconto cuore a cuore sul figlio Carlos, sarebbe la ciliegina sulla torta: lo vede? Quanto lo vede? Sta bene? Sta male? Che influenza ritiene abbia avuto il padre su di lui? Tombola, ma no, qui siamo ancora tra l'ambo e il terno. Quindi andiamo avanti.
Lele Mora, l'ex talent scout e manager dei vippissimi, caduto in disgrazia causa post berlusconiano 'Bunga Bunga' è il 'mecenate' di Fabrizio Corona. Questo lo premetto solo per chi non c'era. Lele Mora, insomma, è uno che Corona lo ha visto 'nascere'. Anzi, in più di una intervista lo ha definito 'il grande amore della sua vita', sostenendo che tra i due ci fosse stata una lunga relazione sentimentale, anche fisica (dettaglio che l'ex re dei paparazzi ha sempre rinnegato). Il buon Lele sostiene di averlo 'mantenuto' per anni a suon di regali costosissimi. Ora non sta bene di salute e non compare più in tv. Ma dubitiamo sarebbe difficile per Barbarella riportarlo in onda, magari collegato da casa, smagrito, in condizioni che forse preferiremmo non vedere. Ma che sarebbero ulteriore 'garanzia': ha 70 anni e niente da perdere. Perché mentire? Ritornare sul suo racconto del rapporto 'romantico' con Corona sarebbe un bel calcio sulle gengive per il nostro Robin Hood: starà mica contestando lo schifo di un 'sistema' a cui pure lui, agli esordi e per lungo tempo, si è gioiosamente prestato per 'arrivare' alla fama? Forse che sì, forse che no. Non è importante 'la verità', conta solo la narrazione. In questo caso la contro-narrazione. E qui il fatto che, almeno, ce ne sia una.
Mediaset, due anni orsono, si è liberata alla vigliacca di Barbara d'Urso dopo due decenni di militante servizio e oggi non può che rimpiangerla, anzi mai come in questo momento, perché non ha nessun volto di rete parimenti forte e, soldato o soldatessa che sia, disposto a fronteggiare l'attacco di Corona, padroneggiandone lo stesso lessico, quello del trash. Ci immaginiamo bene un talk sul famigerato 'obolo del sofà', con parterre d'eccezione: Barbara Alberti e Giampiero Mughini per dare spessore, Patrizia Groppelli, Simona Izzo, Marina La Rosa e soprattutto Francesca Cipriani a dar colore. Perché tutto deve essere raccontato 'col cuore', ma ancor prima col sorriso, strizzando l'occhio al folklore, non sta succedendo nulla di 'grave', al massimo 'una cosa brutta brutta brutta'. E che deve essere (positivamente) memabile per i social. Dal confronto uscirebbe fuori, comunque, che questo tipo di richieste siano sempre esistite nel mondo dello spettacolo e che basta dire di no. Senza contare poi, signora mia, quanto siano pronti ad accettare i nostri giovani pur di ottenere qualche minuto di visibilità televisiva. O tempora! O mores! Morale (indignata): la 'colpa', se c'è, è di quelli che ora si fanno chiamar vittime. Caffeuccio bollente, stiamo tra la quaterna e la cinquina.
Infine, ma di spunti ne abbiamo così tanti che a scriverli tutti faremmo notte, lo scoop, la busta choc gold, l'esclusiva sotto testata giornalistica: l'intervista a Giulia Salemi e Pierpaolo Pretelli (anche soltanto a uno dei due, perché l'altro 'non se la sente'). Quintessenza della famiglia da 'Mulino Bianco' social, 'Falsissimo' ha fatto uscire un racconto diverso di entrambi, tanto per cominciare dando a lui, Pretelli, del 'marchettaro'. Incredibile la levata di scudi social in protezione della coppia, perfino la newsletter più seguita d'Italia ha intercettato che tale fosse il trend vincente, precipitandosi quindi a descrivere le pessime festività che questi poveri, bellissimi e squisiti ragazzi per bene starebbero trascorrendo: Pretelli non esce di casa (ma va ospite a 'La Vita In Diretta' quasi ogni giorno?!, ndr), si vergogna, valuterebbe di 'non onorare diversi contratti di collaborazione per adv natilizie' causa terrore dei commenti che la gente andrebbe a postare là sotto. E quando saltano le adv, allora è grave. Una storia che sta (sul serio, ndr) commuovendo il web e che Barbarella farebbe raccontare ai diretti interessati, cuore a cuore, con qualche inevitabile lacrimuccia da parte loro, mentre rendono conto del bruttissimo periodo che stanno vivendo a causa di quel mostro, quel bruto 'Falsissimo' che si chiama Fabrizio Corona. Foto del pargoletto 'Prelemi' in split screen e via, l'ex re dei paparazzi, come la sua 'bontà' nelle intenzioni, sarebbero inceneriti nel giro di un rigurgito infantile. Mentre clip da questa intervista diverrebbero ancor più virali di quelle di 'Falsissimo', stavolta però per diffondere buoni sentimenti e compassione, i sani principi contro il pop porno di Corona, tutto ciò in cui ognuno di noi vuole riconoscersi e che abbiamo sacro bisogno di difendere perché è rassicurante, fa bene al cuore. Il 'cattivo' non può vincere, se un bambino piange. Insieme ai genitori. A Natale, santocielo. E tu da che parte stai?
Senza Barbara d'Urso, la battaglia mediatica per contrastare Corona non solo è persa, ma nemmeno si può cominciare. Mediaset, quanto ti manca Carmelita, eh? Offriamo noi un caffeuccio di consolazione. È amaro, sì, amarissimo. Vorremmo dire che ci dispiace.