In poco più di due mesi l’autovelox della Gardesana ha colpito circa diecimila automobilisti, tra sanzioni e punti sottratti dalla patente. È stato presentato un esposto per "per rilevata supposta violazione di legge", e sollecitato un intervento "all'autovelox dei record". Battaglia, questa, portata avanti dall'associazione Altvelox-Maggiore Tutela per il "rispetto della legalità" che secondo loro in questo caso non è stata rispettata. Ai pm è stato chiesto di: "Accertare e valutare se siano rinvenibili fattispecie penalmente rilevanti, essendo la questione in esame particolarmente complessa e articolata sotto il profilo tecnico e normativo, si chiede di demandare adeguata istruttoria e verifica ad ausiliario consulente tecnico esperto in materia. Sottolineiamo l'esistenza di evidenti gravi concomitanti elementi e motivi ampiamente fondati in fatto e diritto atti a rilevare l’illecito reiterato utilizzo, a danno della collettività, delle apparecchiature per il rilevamento della velocità autovelox attualmente fruita dal Comune di Torri del Benaco, ai fini sanzionatori".
Non solo, accusata anche la probabile commercializzazione da parte della ditta costruttrice dell'apparecchiatura autovelox: “Pur priva di caratteristiche metrologiche imposte per legge non rispecchia le esigenze d’accertamento richieste e pretese dalla P.A. ai fini sanzionatori, venendosi in tal caso a ravvisare il reato di frode nelle pubbliche forniture". Perplessità anche sull'affidamento contrattuale che il Comune di Torri del Benàco (Verona) avrebbe fatto a favore della ditta Traffic Tecnology srl in sette diverse occasioni per importo complessivo di 179.127 euro. Infatti, in base a quanto stabilito dall’articolo 36 del Codice degli appalti, la soglia massima è di 139 mila euro, limite che in questo caso è stato enormemente superato.