È spaventoso anche solo provare ad immaginare cosa potesse accadere in quella casa di Altavilla Milicia. Ma quel che è certo, come già ci siamo detti, è che niente di quanto accaduto può in qualche modo riferirsi alla religione. Per definizione, infatti, il rito di esorcismo è quello rivolto a liberare dal diavolo chi ne è posseduto. Non di ucciderlo. La notizia di oggi, però, è un’altra ed ha lasciato tutti con il fiato sospeso. Non solo Giovanni Barreca, Sabrina Fina e Massimo Carandente avrebbero concorso nella strage. Ma tra i carnefici ci sarebbe anche la figlia superstite. Oggi infatti è stato disposto un decreto di fermo di indiziato delitto nei confronti di Miriam Barreca, indagata in concorso per omicidio pluriaggravato in danno della madre e dei fratelli oltre che per l’occultamento del cadavere della madre. La figlia superstite avrebbe reso un resoconto drammatico confessando di aver contribuito a compiere le torture in danno di sua madre e dei suoi fratelli. Ed ha anche raccontato come è stato occultato il cadavere della madre. Incluso il momento in cui è stato dato alle fiamme. Ma che cosa c’è dietro questa strage? Davvero un simile disegno criminale è stato definito in poche settimane? Quelle stesse settimane nelle quali la coppia diabolica si è accampata nella loro abitazione? La risposta è negativa. Quanto raccontato da Miriam Barreca conferma infatti il dato per il quale la strage di Altavilla Milicia è maturata in un contesto familiare abusante. Un contesto che era già disfunzionale e violento prima dell’arrivo della coppia degli amici diabolici, Sabrina Fina e Massimo Carandente. Non potrebbe essere altrimenti. Quale moglie e madre accetterebbe l’ingresso nella propria abitazione di due estranei se non una donna vittima di ripetuti abusi psicologici? Purtroppo, questa è la dura realtà. Una realtà fatta di violenze, un teatro degli orrori iniziato chissà quanto tempo fa e terminato con la strage.
Una strage spalmata su nove giorni che è cominciata con il femminicidio di Alessandra Salamone e terminata con la morte dei suoi figli Kevin ed Emanuel Barreca. Un teatro degli orrori che assume connotati ancor più agghiaccianti dopo il racconto reso dall’unica superstite. Quella stessa superstite a cui oggi sono state messe le manette ai polsi. Sullo sfondo, dunque, si delinea il quadro di un nucleo famigliare trasformato in un branco nel quale Barreca ha assunto i panni del capo. Con tutte le cautele del caso, visto che abbiamo a che fare con una ragazzina di soli diciassette anni, Miriam Barreca avrebbe aiutato Giovanni Barreca a compiere la mattanza. Ad un certo punto l’uomo insieme alla coppia diabolica ha probabilmente deciso di dare in pasto i figli maschi alla figlia femmina. E lo ha fatto per concretizzare il suo piano diabolico: sottomettere ed annientare tutti i membri a lui legati biologicamente. Come scusa, e solo come tale, ha utilizzato il demonio e le varie infestazioni della casa. La verità è che Barreca ha da sempre, o quasi, gestito l’esistenza dei suoi cari in modo totalmente dispotico. Del resto, sempre secondo quanto riferito dalla superstite, il padre colludeva in questo modo. Lo faceva verosimilmente incentivando la figlia a praticare le violenze. Incluse le torture su madre e fratelli. Un passaggio da incubo. Da quel che sembra, quindi, anche Miriam è stata forse un ingranaggio nella macchina degli orrori azionata dal padre carceriere e dai suoi complici.
Ma attenzione. Come ha ricordato il noto avvocato penalista Daniele Bocciolini, nel nostro ordinamento giudiziario un adulto che si avvale e approfitta di un minore di anni diciotto, di una persona in stato di infermità o deficienza psichica per commettere un reato o che con gli stessi partecipa alla commissione di un delitto è punito con una pena più grave. Che cosa significa questo? Significa che bisogna andarci cauti nell’attaccare una ragazza di quell’età. La procura del tribunale per i minorenni farà il suo lavoro. Ma è presto per escludere che Miriam Barreca non abbia subito dei traumi emozionali, come traumi derivanti da totale soggezione e plagio. Datemi retta, quel che è successo ad Altavilla Milicia è un circolo vizioso privo di soluzione di continuità.