È possibile che qualcuno debba essere insultato e minacciato perché è risultato antipatico al pubblico di una trasmissione che fa gareggiare dei ristoranti? Chiaramente è fin troppo semplice rispondere: “No, non è possibile”. La logica dei social, anche in questo caso, ha avuto la meglio sul buon senso. A poche settimane dalla tragedia di Giovanna Pedretti, la ristoratrice di Sant’Angelo Lodigiano, l’odio sui social network è tornato a far discutere. Protagonista di questa spiacevole vicenda è Ekla Vasconi, proprietaria del Rigoletto, ristorante di Mantova classificatosi secondo nell’ultima tappa della nona edizione di 4 Ristoranti di Alessandro Borghese su Sky. “Da 10 giorni non chiudo occhio”, ha raccontato la ristoratrice a Il Giorno.
“Sono stata attaccata ovunque”, ha detto Vasconi al quotidiano milanese. “Su Facebook addirittura c'è chi ha scritto che sarebbe venuto qui a farmi passare le pene dell'inferno ma ci sono state anche telefonate anonime, messaggi alla mia mail privata e attacchi sotto la foto con mio figlio”. Ma perché tutta questa rabbia social? “Ho partecipato ad un gioco e mi sono permessa di dire due frasi in maniera cattiva”, ha chiarito Ekla Vasconi.
La ristoratrice – giustamente - non pensava che il suo atteggiamento “poco diplomatico” potesse scatenare questo clima. “Sono una persona molto sincera e anche in puntata ho espresso le mie opinioni senza filtri, ma sono risultata ‘cattiva’”, ha chiarito in un’intervista a Il Giorno. “Non ho però offeso nessuno. Mi sono ritrovata a giudicare un gioco e ammetto di non essere stata diplomatica”. E alle persone che la stanno criticando cosa dice? “I loro commenti non sono un comportamento così diverso da quello che mi accusano di aver avuto nel programma”, ha detto Vasconi in un’intervista a Mantovauno Network.
Le critiche su Tripadvisor
“Dopo 4 Ristoranti in questo ristorante non spenderò mai un euro, mancanza di rispetto, con una proprietaria del genere non ne vale la pena”, scrive un utente sulla pagina Tripadvisor del Rigoletto. “Il rispetto e l’educazione prima di tutto. Bisogna imparare a stare al mondo”, scrive un altro utente mettendo una sola stella al ristorante.
Qualcun altro rincara la dose: “Il problema dopo 4 Ristoranti è che la titolare è odiosa e soprattutto fastidiosa, cosa che gli altri non hanno fatto con lei”. Ma lo chef del locale non ci sta e risponde: “La signorina ringrazia per la sua recensione che chiaramente si riferisce alla partecipazione al programma. Il personaggio recitato in puntata è stato creato apposta per attrarre spettatori al programma. Spettatori che come lei si ‘nutrono’ di menzogne e non di buon cibo”.
Ciò che stupisce, oltre alla cattiveria di certe recensioni, è la totale libertà che si prendono certe persone di danneggiare un ristoratore e la sua attività solo perché risulta antipatico in una trasmissione televisiva. Viviamo in un contesto in cui i siti in cui si recensiscono le attività commerciali sono consultati da turisti e da possibili avventori e una buona reputazione su questi portali si costruisce attraverso anni di lavoro e di valutazione positive per la qualità del cibo e del servizio. È normale buttare giù la valutazione complessiva di un ristorante solo perché ci sta sulle palle la proprietaria?
L’appello dei colleghi
Per contrastare questa ondata di odio online, la Gazzetta di Mantova ha contattato gli altri tre protagonisti della puntata di 4 Ristoranti per lanciare un appello. Giuseppe Maddalena di Materia prima, Sciko Saccani di Giallo Zucca e Leonardo Cuzzi di Osteria al Gallo hanno espresso piena solidarietà alla vittima di questa vicenda. “Non c’è astio tra di noi”, hanno spiegato i colleghi, “lo show di Borghese è un gioco”.
Gli altri casi
Di un caso simile si era già discusso nel corso dell’ottava stagione del programma condotto da Alessandro Borghese. Dopo aver partecipato alla terza puntata dell’ottava stagione di 4 Ristoranti, che avrebbe eletto il miglior ristorante di pesce a Milano, lo chef Danilo Canu è stato inondato dalle critiche social dopo uno scontro con un altro ristoratore durante la puntata.
Il giovane chef ha raccontato quanto accaduto in un’intervista al Corriere della Sera, spiegando come dopo la messa in onda della puntata abbia ricevuto – si legge sul sito del quotidiano - “telefonate anonime di giorno e di notte, minacce anche a famiglia e figli, insulti di ogni genere, come ‘devi fallire’. E poi centinaia di recensioni finte e negative che non si possono cancellare dal web”.
E, come per il caso del Rigoletto di Mantova, lo chef ha risposto alle critiche sui portali dove si recensiscono i locali. “Fare recensioni basate su un programma televisivo ti qualifica come persona”, ha risposto a una recensione estremamente negativa. Vi pongo nuovamente la domanda posta in precedenza: è accettabile che un utente possa insultare, criticare e gettare fango su un’attività commerciale solo perché dopo aver visto una trasmissione televisiva trova antipatico il proprietario?