Alleati sì. Amici forse mai. E così, la giornata più lunga di Giorgia Meloni da quando è premier, non solo è stata caratterizzata dal tira e molla sulle accise dei carburanti, ma anche da una piccola – ma significativa – ripicca che si è consumata all’interno della maggioranza. Ad aprire le danze della spaccatura ci ha così pensato Silvio Berlusconi, che probabilmente la aspettava al varco da quando, durante la scelta dei ministri, si vide bocciare diversi dei suoi: "Quello sulla benzina è il primo errore della signora Meloni" avrebbe dichiarato l’ex Cavaliere. Ma non è l’unica nota stonaca che è risuonata tra i rappresentanti del governo. Anche il silenzio, infatti, in politica – soprattutto in certi momenti – fa molto rumore. Come quello di Matteo Salvini, che non ha detto una parola (o un tweet) per sostenere il premier. Nel frattempo, il prezzo dei carburanti è nuovamente salito dopo che il governo in Manovra non ha confermato lo sconto sulle accise introdotto a suo tempo dal governo Draghi. Una decisione (o mancata tale) che crea tensioni all’interno del blocco di maggioranza dove Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia difendono la scelta di privilegiare gli interventi su bollette e cuneo fiscale, mentre Forza Italia fa intendere chiaramente che occorre ripristinare lo sconto e la Lega sta alla finestra.
Nel frattempo, per tamponare questa mini-crisi di governo, il Consiglio dei Ministri - su proposta del ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti - ha approvato un decreto che rinnova per il primo trimestre 2023 i buoni benzina per un valore massimo di 200 euro per lavoratore dipendente. Giorgia Meloni, sulle accise, in linea con la Lega, è convinta che i rincari siano frutto di speculazioni. Forza Italia, invece, pensa che il problema non sia causato dalla brama di guadagno dei concessionari ma dalle accise, il cui taglio non è stato prorogato in manovra. “Sui carburanti secondo noi, non è in atto una speculazione, ma di certo c’è un tema legato ai prezzi, che dobbiamo affrontare” ha spiegato il capogruppo di Forza Italia, Alessandro Cattaneo. Nel frattempo, a Palazzo Chigi – lo racconta il Corriere della Sera - Giorgia Meloni durante il Consiglio dei ministri pare abbia messo in guardia la maggioranza: “L’opposizione ci attacca ed è normale, ma mi fa infuriare che anche nella maggioranza ci sia chi va in tv a dire che bisogna tagliare le accise. Questo non è accettabile”. Sul fronte delle opposizioni, invece, i più duri sono stati i 5 Stelle, che accusano di non aver mantenuto le promesse elettorali.