Non solo il confronto tra Affari Tuoi e Striscia la notizia: nell'access prime time della tv generalista si sfidano anche i talk politici. Oltre allo storico Otto e mezzo su La7 e 4 di sera su Retequattro, il terzo contendente è Tg2 Post. In onda al termine del Tg2 della sera, si tratta di un approfondimento in studio sulle tematiche più calde del momento. Creato nel 2019 dagli allora direttore del Tg2 Gennaro Sangiuliano e dal direttore di Rai 2 Carlo Freccero, il Tg2 Post è stato concepito come una spazio quotidiano che, giorno dopo giorno, avrebbe approfondito i temi al centro della cronaca giornalistica. La politica internazionale, quella interna e, più in generale, tutto quanto meritasse un focus specifico. Nonostante sia in onda da sei anni, gli ascolti non hanno mai brillato. Anzi, si sono sempre aggirati intorno al 2%, con conseguenze anche sulla prima serata, come avviene per tutti i programmi che partono da traini deboli. Dallo scorso aprile, la conduzione è stata affidata a Monica Giandotti, che è passata all'access prime time dalla seconda serata di Tg3 Linea Notte. La giornalista perciò, non ha cambiato solo fascia oraria, ma anche rete: da Rai 3 a Rai 2. Con questo passaggio, dall'esperienza di Tg3 Linea Notte, il Tg2 Post ha acquisito un taglio giornalistico più obiettivo rispetto alla conduzione precedente; la Giandotti sta inoltre cercando di portare ospiti che non stiano sempre in tv. Degli esperti cioè, che possano dare un contributo realmente interessante al programma.

Il Tg2 Post è cresciuto lievemente: dal 2,25% di share medio dello scorso febbraio, ha iniziato una lenta ma costante crescita, passando per il 2,80% di maggio e, nella prima metà di giugno, il 3,39%. Il trend per quanto lieve, è dunque positivo; specie perché questa crescita si registra in estate, periodo in cui la tv notoriamente si spegne. E sicuramente, deve molto alle guerre che stanno scuotendo il mondo. Prendiamo comunque atto che il dato sia in crescita e che il trend sia positivo, ma si tratta pur sempre di briciole di Auditel per un programma della seconda rete Rai. Il Tg2 Post si scontra infatti con Otto e Mezzo su La7 e con 4 di Sera su Rete4, due talk show consolidati che hanno il loro pubblico fedele in quella fascia oraria. Si tratta del resto di due reti, ciascuna con il proprio orientamento, dedicate ai talk politici: non stupisce quindi che il loro pubblico si fermi a guardarli anche quando sono in access prime time. Per il Tg2 Post il discorso è un po' diverso: Rai 2 è una rete, al tempo quella del giovedì sera di Santoro, che ha invece disabituato i telespettatori ai contenuti d'informazione. Ha galleggiato con Nemo poi, quando ci ha riprovato dopo anni con Antonino Monteleone, è stato un flop. Al momento, il Tg2 Post è un'eccezione tra programmi più o, soprattutto, meno riusciti. In questo quadro, con un pubblico che si sintonizza per Stasera Tutto è Possibile o Rocco Schiavone, un pubblico abituato perciò all'intrattenimento puro, il compito è più difficile. Rai 2 dovrebbe davvero capire cosa vuole fare da grande: se il traino alla prima serata vuole essere l'informazione, non può aspettarsi che la Giandotti faccia tutto da sola.
