Tutti che sgomitano per raggiungere il primato nella transizione ecologica, ma parte dell’Europa si sta alleando con i colossi orientali delle batterie, per creare un grande giro d’affari. Infatti, le Case automobilistiche tedesche stanno stringendo accordi con le principali aziende di batterie della Corea Del Sud. Non solo, entrambe le parti hanno intenzione di spostarsi in Ungheria, dove il governo di Viktor Orban sta offrendo del terreno molto fertile, ovvero condizioni economiche più vantaggiose. Sono tre i Paesi che maggiormente stanno investendo in Ungheria: Germania, Corea del Sud e Cina. Come mai sta accadendo questo? A spiegarlo Dirk Woelfer, della Camera di Commercio tedesco-ungherese di Budapest: “Catodi, anodi, separatori, linee di produzione: l’intera catena del valore delle batterie è qui. E chi viene qui ha un piede in Europa”.
Il Paese conta 14 miliardi di euro di investimenti esteri in 6 anni solamente per quanto riguarda il settore delle batterie. Tra le aziende più attive c’è CATL, che da sola ha investito circa 7,5 miliardi di euro per costruire la più grande gigafactory d’Europa. BMW ha risposto con 2 miliardi per creare un intero ecosistema industriale vicino a Debrecen, Mercedes sta convertendo una sua fabbrica a Kecskemet alla produzione di auto elettriche, e Volkswagen sta realizzando motori elettrici a Gyor. L’Ungheria dovrà risolvere un paio di problemi che sono collegati a questa imponente crescita industriale, come l’adeguamento della rete elettrica sia per quanto riguarda l’infrastruttura, sia per quanto riguarda la produzione di energia, che deve passare dai combustibili fossili alle fonti rinnovabili per consentire alle Case di rispettare gli obiettivi sulla riduzione delle CO2. Non solo, l’Ungheria dovrà anche creare manodopera specializzata, la cui mancanza potrebbe rappresentare un ostacolo nei piani di Orban.