Rieccoli. Gli attivisti di Ultima Generazione hanno bloccato nuovamente il traffico: è accaduto a Roma, dove in nove hanno interrotto la circolazione in viale Tor di Quinto, all’altezza di Ponte Milvio, reggendo degli striscioni con la scritta “Non paghiamo il fossile”. Ma a pagare la “campagna di disobbedienza civile nonviolenta” promossa da Ultima Generazione sono come al solito gli automobilisti che devono andare a lavorare, portare i figli a scuola o, in generale, vivere. Automobilisti che gli attivisti hanno provato a convincere della bontà dell’azione di protesta, vista la “gravità della situazione climatica corrente” e “l’inaccettabilità dell’inazione della politica per mitigarne i danni”. Nel giro di poco sono arrivate le forze dell’ordine, che una ventina di minuti dopo hanno spostato i “cittadini di Ultima Generazione” dalla carreggiata, portandoli poi in Questura. Il tempo effettivo del blocco è stato di 25 minuti, ma per gli attivisti si tratta di “nulla in confronto ai disagi e ai rallentamenti dovuti alle grandinate straordinarie degli ultimi giorni”.
“Ci dispiace creare disagio a queste persone – commentano – ma è l’unico modo. Stiamo facendo grossi sacrifici per il bene di tutti e stiamo andando nella direzione giusta, i risultati li stiamo ottenendo. Non possiamo fare finta di nulla, la situazione è drammatica. In Italia nel 91% dei comuni italiani oltre 3 milioni di famiglie vivono in zone a rischio alluvioni e frane. Ce le siamo già dimenticate le persone e i bambini morti nelle Marche e a Ischia? Bisogna investire nella messa in sicurezza delle case, nell’abbassamento delle emissioni e non nel fossile. Gli eventi climatici estremi nel 2022 sono raddoppiati. Il disagio che stiamo creando noi in questo momento è nettamente inferiore ai disagi creati dalle grandinate di questi giorni. Chiediamo solo un po’ di fiducia agli automobilisti, lo stiamo facendo per tutti”.
Da Ultima Generazione ("Ultima Degenerazione", secondo Cruciani) fanno sapere che “le azioni continueranno fino a quando le richieste non saranno accolte dal Governo”. Quali richieste? In sostanza lo “stop ai sussidi pubblici a tutti i combustibili fossili”.