Chiara Ferragni non crea business digitale, è lei stessa il business digitale dell'impero che ha creato: tutto della blonde salad umana è marketing, persino le ultime storie postate poco prima della puntata di "Che tempo che fa" di Fabio Fazio. Chiara, in fondo, è un'artista, solo che noi siamo troppo ciechi per accorgercene, forse troppo limitati per valutare quanto il suo uso dei colori sia geniale. I capelli biondi tipici della girl spigliata -la tipica ragazza leggera-, le labbra fucsia ultra glitterate che raccontano l'eccesso quotidiano della vicina della porta accanto (che osa e abusa della sua immagine), infine la pelle immacolata su uno sfondo beige (la così detta privazione del colore) che denuda la Ferragni di quella stessa perfezione che l'ha portata al successo. Lei, la donna pentita, che si auto-affligge agli occhi dell'opinione pubblica rinunciando allo sfarzo dei colori, con tanto di labbra nude che la fanno apparire sfatta, come da programma. Chiara Ferragni vuole proporre al pubblico questa narrazione di sè, ma è troppo tardi. La perfezione fa parte del suo personaggio, anche se la Ferragni -alla luce degli ultimi fatti- la rinnega con ingratitudine: si è utilizzata da sola, Chiara, come un'arma, plasmandosi tra le mani dei social come terracotta. Stasera, da Fazio, monta esattamente lo stesso copione (al contrario). Non è chiaro chi abbia scritto la sceneggiatura, fatto sta che il risultato è perfetto, con la Ferragni che rende coerente la sua gestualità con le parole. "Io non sono un magistrato. Questo non è un luogo dove si fanno domande che vuole qualcun altro. Io faccio il mio mestiere e mi appello all'articolo 21 della Costituzione, dove c'è segnata in grassetto la libertà di espressione" dichiara Fazio, poco dopo l'entrata di Ferragni in studio "Il vero problema è quanto tu possa essere percepita come sincera".
Poi paragona Chiara a Oppenheimer, alias "colei che ha creato la bomba atomica". L'imprenditrice digitale risponde: "Io come persona ho fatto tutto in totale buona fede. Ma evidentemente qualcuno ha frainteso le mie intenzioni e quindi ho riflettuto. Forse le cose potevano essere fatte in altri modo? Eppure io non sono dell'idea che la beneficenza vada fatta in maniera privata. Ho scelto di farla in maniera pubblica, a noi faceva piacere scrivere quella nota che poi è stata ripresa dall'Antitrust per creare una sorta di emulazione". Ammettiamolo: a questo punto ci aspetteremmo tutti un contraddittorio adeguato, ma questo non arriva. L'intervista di Fazio sembra più una riabilitazione dell'immagine pubblica di Ferragni che altro, tanto che più di metà del suo intervento si riassume con la volontà di mostrarsi imperfetta: "Non voglio più essere sempre forte, tutta d'un pezzo. Tutti sbagliamo. Tutti commettiamo errori. Io da piccolina sognavo il successo e sono arrivata ad avere degli obiettivi molto più grandi dei sogni che avevo. Bisogna sempre mostrarsi per ciò che si è". La regina delle influencers ringrazia i suoi followers, affrettandosi ad assicurarli della sua autenticità.
Non le interessa parlare di Fedez, del suo matrimonio, della famiglia, nonostante le insistenze del conduttore. Le uniche parole che riesce a spillare all'imprenditrice sono: "Tutti credono che anche il mio allontanamento da Fede sia una strategia, ma non è così. Negli ultimi giorni ci siamo sentiti, ma stiamo avendo un periodo di crisi... Ne abbiamo avute in passato. Anche se questa è più forte di tutte le altre". Spazio anche al "caso della tuta grigia", dove Ferragni rimarca il suo immenso dispiacere per il fatto di non essere creduta da mezza Italia: "Non rifarei questo tipo di operazioni, tornando indietro. In quel momento per me il tutto era abbastanza chiaro, ma a quanto pare dovevamo essere ancora più chiari. Vorrei essere più proiettata al presente, godermi quello che ho, rispetto a quello che ancora non ho". L'intervento dell'influencer si conclude con un consiglio ai giovani: "Fuori c'è una vita che va vissuta. Alcune volte bisogna rendersi conto che i social non sono tutto".