Cambiamenti climatici? Cementificazione eccessiva? Mancata messa in sicurezza del territorio? Macché. «Svegliatevi» vi direbbe il complottaro medio, invitandovi a guardare, su un improbabile canale YouTube o un oscuro account Telegram, la verità con la V maiuscola, quella che i poteri forti, la CIA, George Soros, in persona, «vi nascondono». La devastante alluvione che ha messo in ginocchio l’Emilia-Romagna ha infatti messo in moto la macchina delle cospirazioni più strampalate e assurde. Che in una fase emergenziale e delicata possono anche provocare danni seri. Tra le varie «fake news» c’è quella più gettonata e diffusa, che vedrebbe responsabile dell’alluvione la diga di Ridracoli: la teoria è che la diga, attiva dagli ’80, sia stata stata volutamente aperta, causando un’onda nei fiumi del territorio romagnolo. Una bufala senza capo né coda, ripresa anche da Red Ronnie, il quale ha incautamente pubblicato, sul suo canale YouTube, l’audio di uno sconosciuto che addebita la causa del disastro in Emilia-Romagna proprio alla gestione della diga da parte delle autorità. Il noto giornalista e critico musicale l’ha fatta davvero grossa e questa volta non può nemmeno dire di essere entrato troppo nella parte della geniale imitazione di Maurizio Crozza per redimersi.
Tonino Bernabè presidente di Romagna Acque - Società delle Fonti SpA, ha infatti annunciato a «Il Resto del Carlino» di aver «dato mandato come cda» ai legali della società «di raccogliere tutto il materiale in rete da consegnare poi alla Polizia Postale per individuare anche chi si nasconde dietro i nickname». Red Ronnie è un personaggio pubblico, ha sottolineato, e si «dovrà prendere le sue responsabilità visto che il post che ha condiviso lunedì è stato già visualizzato da 80mila utenti. Ci sono gli estremi per denunciarlo per procurato allarme, diffamazione e calunnia». Lo stesso Bernabé ha inoltre chiarito, una volta per tutte, che la quantità di acqua rilasciata con le tracimazioni, 6-6-700 mila metri cubi, «mai avrebbe potuto provocare i disastri che abbiamo visto». Cos’è successo davvero, dunque? Lo sversamento oggetto della fake news circolata in rete don tanto di foto e video ha una spiegazione ben precisa: la diga, un vero gioiello tecnologico e ingegneristico, è stata utilizzata per tentare di attenuare i colmi di piena di fiumi a valle, come ad esempio il Bidente.
Del resto, tornando a Red Ronnie, il critico musicale l’aveva già sparata grossa il 18 maggio scorso, quando in tweet alludeva, a suo dire, a degli aerei sospetti che avrebbero avuto un ruolo nel devastante evento atmosferico: «Bologna oggi non piove. Ma chi ha provocato questo disastro? Misterioso volo insistente di un aereo. Il disastro in Emilia Romagna è stato provocato?». Un «intrigo» risolto velocemente. Come ha spiegato Rolling Stone, l’aereo a cui faceva riferimento Red Ronnie era in realtà quello che seguiva… il Giro d’Italia, un Beechcraft 200 dei francesi Aéro Sotravia, usato anche per il Tour de France. C’è poi un’altra lettera - anonima - dall’italiano a dir poco discutibile ma comunque diventata “virale” sui social, smontata da bufale.net che, tra le varie castronerie, si domanda perché «poche ore prima dell’alluvione alcuni aerei di linea (partiti da Ancona con tracciati visibili su apposito sito web dell’aviazione… non su un sito di complottisti, terrapiattisti, fascisti, nazisti, etc. etc. etc.) hanno fatto decine di giri sopra l’Emilia Romagna per circa sei ore consecutive??». Nella medesima lettera si sostiene inoltre che le scie chimiche «ora vengono sdoganate (perché oramai le vedono anche i ciechi) persino da Rai, Mediaset, La7 e Wikipedia come INSEMINAZIONE DELLE NUVOLE???».
Qualcuno, dunque, secondo l’autore di questa lettera, chissà per quale motivo e spinto da che cosa, avrebbe volontariamente e volutamente irrorato il cielo provocando l’alluvione. Un’assurdità, ma la spirale di disinformazione che ha investito l’Emilia-Romagna, come se non ne avesse già abbastanza del fango, ha visto persino il diffondersi dei finti Iban a sostegno della popolazione. Qui siamo in un campo diverso, quello della truffa, deprecabile tanto quanto chi pubblica più o meno consapevolmente bufale e false informazioni mentre le persone fanno i conti con la paura e la morte. Certo, se i giornali non avessero perso la loro autorevolezza nel tempo…forse oggi nessuno baderebbe più di tanto ai deliri di chi crede che la reincarnazione di John F. Kennedy tornerà fra dei noi e ci illuminerà la via contro il «Deep State».