Fatto: è andato in onda uno scottante servizio a Le Iene. Riassumendo per chi si fosse perso lo sviluppo della vicenda, un’imprenditrice pugliese content creator su OnlyFans viene contatta da un giornalista evidentemente senza scrupoli, che in cambio di un’intervista le chiede come “pagamento” uno spogliarello personalizzato per lui. La donna si sente ferita e offesa dalla richiesta e probabilmente ci vede anche una possibilità di implementare il business, visto che OnlyFans funziona solo ed esclusivamente con community più grandi su altri social. E io quando sento odor di strumentalizzazione m’incazzo. Ovviamente questa è solo una mia sensazione non supportata da fatti concreti.
Detto questo, la donna contatta la redazione de Le Iene, Roberta Rei si interessa al caso (secondo me pure con un’alzata di spalle e pensando “ma sì, questa ce la si porta a casa easy”), e come nel migliore dei copioni del programma al giornalista tendono un agguato online, con l’inganno lo fanno spogliare in webcam e una volta rimasto in mutande la Rei salta fuori e inizia la messa in croce del malcapitato (pare pure di una testata di livello) dando il via a un balbettamento di giustificazioni scadenti, immagino come i suoi articolacci. Spoiler per i lettori: i giornalisti non possono decidere cosa fare uscire e cosa no. Le proposte devono tutte passare da caporedattori e direttori, che hanno il potere e il dovere di dire soprattutto una cosa e una soltanto: “No”. E su questo il capo supremo di questa testata è imbattibile.
Tutti gli addetti ai lavori d’Italia, le redazioni e gli uffici stampa immagino si siano chiesti chi sia questo volpone, ma è giusto confessare pubblicamente una cosa importante: ebbene sì, anche tra i giornalisti c’è un infinito numero di coglionazzi laidi e corrotti (e citare Giorgione è sempre cose buona e giusta) con matrimoni di merda sul groppone e la marcia consapevolezza di poter supercazzolare chiunque.
Diciamolo una volta per tutte, anche tra i Robin Hood dell’informazione ci sono esimie teste di cazzo che non vedono l’ora di farti proposte a sfondo sessuale anche solo per accettarti come collaboratrice esterna. E sottolineo esterna. Fatturine volanti che non cambiano la vita e il budget di nessuno, ma la dignità di chi accetta e le prospettive di vita di chi rifiuta. Passato il momento di entusiasmo giovanile e i sogni legati a diventare degli Indiana Jones del giornalismo d’assalto, per molti arriva il disincanto più assoluto e per altri la possibilità di godere un minimo dei presunti privilegi della professione.
Le Iene hanno messo in luce e sul tavolo degli imputati un pirla che cercava di divertirsi con una che così ingenua non era, ricordando al mondo una cosa che però il mondo sa da sempre: anche tra i martiri delle news ci sono Giuda ignoranti di cui è bene non fidarsi.
Ma pensa te, chi l’avrebbe mai detto.