Nel 1948 un gruppo di motociclisti a Fontana, in California, unirono le loro forze e fondarono gli Hells Angels, i motociclisti di Harley-Davidson più famosi. A caratterizzare questo club non è solo la passione per la moto: quella degli Angeli dell’Inferno è una delle gang più pericolose al mondo, e che conta centinaia di associazioni internazionali, tanto che esiste un codice di condotta riservatissimo che i membri devono seguire e rispettare, anche per quanto riguarda il sesso. Come svela un ex agente americano sotto copertura (ora in pensione) infiltrato per due anni, la cosiddetta “Operation Black Biscuit”. “Per quanto riguarda le donne, esiste una gerarchia”, fa sapere il veterano Jay Anthony “Jaybird” Dobyns in un’intervista. “Ci sono le old ladies, ossia le mogli e le fidanzate dei membri, in cima alla catena. E faresti meglio a non scherzare con loro, se non vuoi finire male!” Ma il club, aggiunge, è aperto anche alle groupie. “E passano da un membro all'altro”, sottintendendo che non corre buon sangue tra i motociclisti che vanno a letto con le stesse donne. Ma come ha guadagnato credibilità l'agente? Dobyns ha inscenato il falso “omicidio” di un membro del rivale Mongols Motorcycle Club. Altri non era che un ufficiale delle forze dell'ordine che si fingeva motociclista, schizzato di sangue e cervello di agnello, fotografato e filmato mentre giaceva in una fossa poco profonda.
Così, con la conquista dell'agognata “toppa” (la piena appartenenza al club), e con il proseguimento delle indagini, Dobyns ha individuato molti membri implicati in attività illegali: dallo spaccio di droga all’estorsione, senza trascurare altre losche attività, come il racket, il traffico d’armi e lo sfruttamento della prostituzione. E contemporanemente campagne di beneficenza, come quella annuale di giocattoli “Toys for Tots”. Insomma gli Hells Angels sono coinvolti in affari “sporchi” ma anche in cause caritatevoli. Eppure il Dipartimento di Giustizia americano li considera un’organizzazione criminale, a tutti gli effetti. Non a caso quando la sua vera identità è stata scoperta, la vita dell’ex agente speciale e della sua famiglia hanno corso un rischio mortale. Addirittura, nel 2008, la loro casa è stata rasa al suolo. Tuttavia, le minacce alla sua vita non hanno impedito al poliziotto di parlare dell'organizzazione, e anche in diversi libri, tra cui un tomo del 2018 intitolato Catching Hell - A True Story of Abandonment and Betrayal.