Cosa regali a chi ha già tutto? È il grande tema a cui sono condannati, tra gli altri, anche gli amici stretti di Valentino Rossi, che lo scorso 16 febbraio ha compiuto 44 anni. Lui per non sbagliare ha festeggiato in kartodromo, giusto per tenere viva l’attenzione sulla sua principale ragione di vita: correre, farlo spesso e farlo bene. Ad ogni modo, i ragazzi dell’Academy - a partire da Andrea Migno - hanno pensato di regalargli un dipinto, un lavoro in pieno stile anni Novanta con i colori dei primi caschi di Valentino: sole, luna e 46 nel mezzo. Il tutto realizzato con bombolette spray dall’artista Michele Lupo, che di questo stile (un'evoluzione dei quadri con pianeti luccicanti disegnati su cartoncino nero), ha fatto un mestiere grazie ai social.
È proprio l'artista a raccontare la storia con un certo risentimento: “Ho fatto un quadro per Valentino Rossi ma non è finita bene”, dice all'inizio di un video pubblicato su Instagram. “Anche se l’idea datami dagli interessati era semplice, ho voluto renderla speciale e impeccabile in ogni suo dettaglio dandogli la massima priorità”. Lupo specifica di aver deciso di accettare il lavoro nonostante la richiesta “andasse contro ogni mia politica di lavoro, anche con la speranza che dopo aver ricevuto il quadro avrei potuto avere un video o almeno una foto insieme al suo nuovo proprietario”.
Così ha guidato fino a Tavullia passando per la VR46, si è incontrato con un Andrea Migno censurato nel video (ma facilmente riconoscibile) e gli ha consegnato il lavoro con una punta di dispiacere. Voleva, invece, portarlo lui a Rossi, o ricevere una foto di Valentino col quadro per farsi pubblicità. Da qui, pur ammettendo che il lavoro è stato pagato come pattuito, i toni duri e polemici del video che rischiano di trasmettere una cosa soltanto: l'occasione di associarsi a Valentino Rossi non capita due volte e in qualche modo bisogna monetizzare.
Andrea ha pagato il lavoro? Sì. Non ha spedito una foto di Valentino con il quadro? No, e non era tenuto a farlo. Mettetevi per un attimo nei suoi panni: trovi un regalo per Valentino, glielo consegni (ammesso e non concesso che il quadro sia piaciuto) e a quel punto devi chiedergli una foto, così al posto di un regalo gli hai rifilato una scocciatura. Ad ogni modo il video dedicato a questa storia ha ricevuto già oltre 300.000 visualizzazioni, buona parte delle quali da persone indignate per il comportamento di Migno e Rossi: "I VIP possono tutto", si legge, o ancora: "Se sei ricco pensi di poter fare quello che vuoi". La realtà però è un pochino diversa, al punto che lo stesso Michele Lupo ha pensato di ritrattare in parte le accuse nel video con un lungo commento. Il risultato è che da oggi difficilmente in futuro un tifoso di Valentino Rossi comprerà un quadro dal signor Wolf Art.