image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • Calcio
    • NFL
    • combattimento
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Cronaca Nera
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Tech
  • Fashion
    • Fashion
    • Moda
    • Gear
    • Footwear
  • EVERGREEN
  • Topic
  • Journal
  • Media
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Attualità

Uno Maggio Taranto nel fango: entri solo se paghi (o sei “amico di”)

  • di Grazia Sambruna Grazia Sambruna

2 maggio 2023

Uno Maggio Taranto nel fango: entri solo se paghi (o sei “amico di”)
È bufera sul Concertone Uno Maggio Taranto 2023: i reduci dal live sostengono di aver passato ore sotto la pioggia senza aver visto lo show. I cantanti annunciati, per la maggior parte, non sono saliti sul palco e l'organizzazione ha trasferito l'evento in un locale al chiuso. Entrata con biglietto a 20 euro (tariffa "volontaria", ma di fatto obbligatoria). Solo contanti, no Pos. A meno che l'aspirante spettatore, secondo quanto denunciato, non fosse "amico di"...

di Grazia Sambruna Grazia Sambruna

Da libero e pensante a occupato e pagante. Così si sarebbe involuto, nei fatti, il Concertone dell'Uno Maggio a Taranto, oramai tradizionale contro-evento "de sinistra vera" i cui direttori artistici sono il cantautore Antonio Diodato, l'attore Michele Riondino e il trombettista Roy Paci. Dal 2013, la rossissima kermesse alternativa ha luogo ogni anno nel giorno della Festa dei Lavoratori presso il Parco archeologico delle mura greche. Location che si sarebbe presto trasformata in un incubo per gli aspiranti spettatori. All'indomani dalla Woodstock denoantri, sui social della manifestazione si leggono solo commenti horror di disperati che raccontano di aver atteso per ore Godot, per poi tornarsene a casa fradici d'acqua, fango e bile. Cosa (non) è successo? Live saltati, annunci mancati e un cambio di location "alla vigliacca", con ingresso a 20 euro cash. Andiamo a dragare, tramite le testimonianze di chi c'era, questo abisso organizzato da quelli che ben manifestano. 

20230502 150038156 2153
La sottile discrepanza tra l'eroismo dei social dell'Uno Maggio Taranto e i commenti di chi ci è andato

"Abbiamo resistito insieme finché è stato possibile: un'edizione magica, nonostante la pioggia e le difficoltà", così i social dell'Uno Maggio Taranto edulcorano l'esito della rassegna tra eroismo e cazzimma. Peccato che i commenti - occhio: vengono cancellati alla velocità della luce - siano di avviso leggermente dissimile: "Ma non vi vergognate?", domandano in tantissimi. A quanto risulta, solo i primissimi artisti in scaletta, tra cui Renzo Rubino, hanno "resistito insieme" esibendosi sul palco della manifestazione. Poi, ben sette ore di nulla con i cantanti annunciati, si suppone, al caldo nei camerini mentre il pubblico faceva come le mucche davanti ai treni. Infine, l'annuncio dell'impossibilità di "proseguire" il live. Peccato. Peccato soprattutto perché l'evento poi si è tenuto comunque. Solo che a saperlo sono stati in pochi. 

È evidente, anche dai video postati sui social dell'Uno Maggio Taranto, che gli artisti si siano esibiti al chiuso. Nello specifico, si legge tra i commenti, presso il locale tarantino Spazioporto. Una bella storia di resilienza? Più o meno. Visto che il cambio di location in tanti lo hanno scoperto via Instagram a cose fatte: non sarebbe stato annunciato. I miglior segugi presenti sul luogo del misfatto, però,  avrebbero raccattato la preziosa informazione per presentarsi in loco, zuppi fradici, nella speranza di godersi finalmente lo show. All'ingresso, la sorpresa: ci sono venti euro di biglietto da pagare. Solo cash, no pos. Con priorità di entrata a sbafo se sei "amico di" qualcuno. Praticamente un privè, pure senza la diretta streaming che aveva fino allo sventolio della bandiera bianca "coperto" la kermesse. 

Visualizza questo post su Instagram

Un post condiviso da Uno Maggio Libero e Pensante (@unomaggiotaranto)

Non sappiamo quanto e se gli artisti coinvolti fossero a conoscenza della eufemisticamente claudicante organizzazione dell'evento. Quel che è certo è che non mancassero grandi nomi. Anzi, il cartellone dava i resti al Concertone del Primo Maggio con headliner del calibro di Samuele Bersani, Vinicio Capossela, Marlene Kuntz, Niccolò Fabi, Gemitaiz, La Rappresentante di Lista e tanti altri. 

Per amor di precisione, lo Spazioporto è pur stato menzionato dai social ufficiali della kermesse. Ma, occhio all'orologio, verso mezzanotte e mezza, a evento concluso. Mentre il post che dichiara la "fine" dello show causa maltempo risale alle 19.30 circa. Nel mezzo, chi ha saputo, potuto e sborssato, si è goduto la musica. Gli altri, l'asciugatrice.  

Scorrendo i commenti, si leggono, di improperio in improperio, storie di persone arrivate a Taranto anche da altre città solo per poter partecipare a una manifestazione importante per tantissime ragioni che poi gli è stata sostanzialmente negata. Altri lamentano la mancata comunicazione: "Se aveste annunciato dal palco il cambio di location, avremmo potuto scegliere se, dopo sette ore sotto la pioggia, tornare a casa o spendere 'sti venti euro". È ragionevole immaginare che lo show sia stato trasferito "alla vigliacca" perché lo Spazioporto ha una capienza di trecento persone. Non sarebbe stato sostenibile farvi entrare tutti gli aspiranti spettatori che sono comunque rimasti ore ad attendere sottopalco (e sotto pioggia) per niente. 

In attesa di un commento (magari sincero) da parte degli organizzatori, tuttora in orgoglioso tripudio social per la grande impresa portata "eroicamente" a termine, al momento possiamo darvi notizia solo della delusione di chi all'Uno Maggio di Taranto ci è stato e ci ha creduto. O, almeno, ci ha provato. 

More

Il vero Concertone del primo maggio? È a Taranto: se cercate la sinistra andate ad ascoltarla lì

di Emiliano Raffo Emiliano Raffo

Libero e pensante

Il vero Concertone del primo maggio? È a Taranto: se cercate la sinistra andate ad ascoltarla lì

Aiuto, perché la line-up del Concertone somiglia a una versione deluxe di Battiti live?

di Emiliano Raffo Emiliano Raffo

Ok il business, ma...

Aiuto, perché la line-up del Concertone somiglia a una versione deluxe di Battiti live?

Pupo “Puposki”, ambasciatore in Russia, è il John Lennon del centrodestra. Altro che meteora...

di Fulvio Abbate Fulvio Abbate

A Mosca, a Mosca

Pupo “Puposki”, ambasciatore in Russia, è il John Lennon del centrodestra. Altro che meteora...

Tag

  • Polemica
  • Primo Maggio
  • Taranto

Top Stories

  • LO SCIAMANO DI GARLASCO: Ritrattone di Massimo Lovati, legale di Andrea Sempio, che parla con l’inconscio (e con gli alieni?). Tra Freud, Kubrick e il Fruttolo: viaggio nella mente dell’avvocato più stropicciato d’Italia

    di Ottavio Cappellani

    LO SCIAMANO DI GARLASCO: Ritrattone di Massimo Lovati, legale di Andrea Sempio, che parla con l’inconscio (e con gli alieni?). Tra Freud, Kubrick e il Fruttolo: viaggio nella mente dell’avvocato più stropicciato d’Italia
  • Ok, ma chi caz*o è Marilena Sansone, la ragazza che mangia un chilo e mezzo di carne cruda al giorno e che caga una volta al mese (come ha detto da Cruciani a La Zanzara)?

    di Jacopo Tona

    Ok, ma chi caz*o è Marilena Sansone, la ragazza che mangia un chilo e mezzo di carne cruda al giorno e che caga una volta al mese (come ha detto da Cruciani a La Zanzara)?
  • Omicidio Poggi, PERCHÉ STASI NON HA UCCISO CHIARA la sera che era a cena a casa sua ma è tornato la mattina dopo con il rischio di essere scoperto? È forse la prova della sua innocenza? Ecco cos’è accaduto sulla scena del delitto di Garlasco…

    di Giulia Ciriaci

    Omicidio Poggi, PERCHÉ STASI NON HA UCCISO CHIARA la sera che era a cena a casa sua ma è tornato la mattina dopo con il rischio di essere scoperto? È forse la prova della sua innocenza? Ecco cos’è accaduto sulla scena del delitto di Garlasco…
  • Omicidio Poggi, APPARTIENE A SEMPIO ANCHE LA TRACCIA DI SANGUE vicina al corpo di Chiara? “Non è compatibile con un’arma, ma con un braccio in movimento”. Ma cosa è accaduto sulla scala, Andrea si è appoggiato con la mano al muro dopo il delitto?

    di Giulia Ciriaci

    Omicidio Poggi, APPARTIENE A SEMPIO ANCHE LA TRACCIA DI SANGUE vicina al corpo di Chiara? “Non è compatibile con un’arma, ma con un braccio in movimento”. Ma cosa è accaduto sulla scala, Andrea si è appoggiato con la mano al muro dopo il delitto?
  • Delitto di Garlasco, parlano gli AVVOCATI STAR! Carlo Taormina: “Sempio è il movente, Stasi il colpevole”. Fabio Anselmo: “Troppo voyeurismo, ma no al bavaglio della stampa…”

    di Emiliano Raffo

    Delitto di Garlasco, parlano gli AVVOCATI STAR! Carlo Taormina: “Sempio è il movente, Stasi il colpevole”. Fabio Anselmo: “Troppo voyeurismo, ma no al bavaglio della stampa…”
  • Omicidio Poggi, SONO DI SEMPIO I CAPELLI CHE CHIARA STRINGEVA IN MANO? Ha provato a difendersi? Castani e lunghi non possono appartenere a Stasi, il “biondino di ghiaccio”, ma ricordano quelli di Andrea al tempo del delitto: una coincidenza?

    di Giulia Ciriaci

    Omicidio Poggi, SONO DI SEMPIO I CAPELLI CHE CHIARA STRINGEVA IN MANO? Ha provato a difendersi? Castani e lunghi non possono appartenere a Stasi, il “biondino di ghiaccio”, ma ricordano quelli di Andrea al tempo del delitto: una coincidenza?

di Grazia Sambruna Grazia Sambruna

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

Veltroni è la prova che siamo un paese di dilettanti. Per fortuna c’è Scerbanenco

di Alessia Kant

Veltroni è la prova che siamo un paese di dilettanti. Per fortuna c’è Scerbanenco
Next Next

Veltroni è la prova che siamo un paese di dilettanti. Per fortuna...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy