Ma veramente Rocco Siffredi è colpevole delle accuse che gli sono state rivolte dalla giornalista che dice di essere stata molestata? Noi di MOW, in un'intervista esclusiva, siamo stati i primi a raccogliere la sua testimonianza. Testimonianza sulla quale non concorda l'avvocato Annamaria Bernardini De Pace, secondo cui “le vere violenze sono altre e certe donne dovrebbero scendere dal pero”. Poi Alberto Dandolo, gotha del gossip e firma di Dagospia, ha fatto il nome della presunta vittima e ci ha svelato il perché l'ha fatto. Dopo aver letto i nostri contenuti, Vera Gemma sul profilo Instagram di MOW ha cominciato fare una serie di commenti in favore di Rocco Siffredi. Per questo l'abbiamo intervistata: “La giornalista - ci ha detto - avrà reagito in quel modo perché evidentemente si è sentita toccata nel profondo, ma ho sentito Rocco e la verità è un'altra. Questa non è mica andata a intervistare Gandhi e non stiamo parlando di un episodio di violenza”. E poi dà ragione a Dandolo e ci svela cosa ne pensano i conduttori de La Zanzara.
Vera, perché secondo te non sta in piedi il racconto della giornalista sul Rocco Siffredi?
Perché non rappresenta un episodio di violenza sulle donne. La violenza sulle donne è altro e, da donne, siamo tutte d'accordo sul fatto che vada combattuta. Ma questo episodio non rientra in quella categoria.
E che cosa sarebbe secondo te?
È un Rocco Siffredi che si è innervosito e che si è sentito strumentalizzato da un'intervista di cui non era minimamente soddisfatto e che avrebbe potuto metterlo nei guai con Netflix. Ha reagito come reagisce solitamente lui: è un uomo caloroso e dal carattere forte. D'altronde la giornalista non è andata a intervistare Gandhi o Madre Teresa di Calcutta. Dire che lei non prende abbastanza cazzi è il suo modo di parlare, di vedere la vita, di essere ironico e di incazzarsi.
E secondo te perché la giornalista ha reagito in quel modo?
Perché evidentemente si è sentita toccata nel profondo, forse sarà troppo sensibile... Ma il racconto di Rocco, tra l'altro, rappresenta una versione totalmente distante da quella che ha dato la giornalista. Siamo amici e ne abbiamo parlato. Ci sono dei personaggi che è molto facile strumentalizzare, questa cosa è stata fatta anche con me.
Quando?
Sono andata a La Zanzara da Cruciani, il programma più ironico del mondo, dove se non hai ironia è meglio che non ti presenti nemmeno. Si parlava della violenza sulle donne e io dicevo che oramai questo discorso era diventato una moda. Le donne sono le prime nemiche delle donne perché, se adesso in un programma televisivo non c'è quel momento politicamente corretto dedicato alla violenza sulle donne, sembra che non si sia quasi più degni di fare un programma. Basta. Allora io ho detto che è una delle mie fantasie erotiche era quella di essere violentata.
Beh, è una frase forte, seppur provocatoria.
Questo perché non si strumentalizzano le persone facili, che sono le prime che si espongono, che si mettono a nudo e hanno un coraggio che gli altri si sognano. Noi abbiamo una libertà da cui gli altri dovrebbero imparare, e questa giornalista dovrebbe prendere lezioni di coraggio da Rocco Siffredi.
Hai commentato il post di MOW su Rocco Siffredi più volte. Cosa c'è che ti ha dato particolarmente fastidio nella narrazione della giornalista?
Soprattutto quando ha detto che Rocco l'avrebbe offesa in quanto donna. A lui non gliene frega niente di quello se ti vuole trattare male. Se vuole farlo lo fa a prescindere, che tu sia donna, uomo, gay o trans. Parliamo di una persona che ha dichiarato di aver provato qualsiasi esperienza, di essere stato a letto con chiunque, crediamo veramente che si faccia dei problemi perché lei è donna? Lui ti ha mandato a fanculo punto, donna o meno. Per assurdo, la dichiarazione di questa giornalista, sminuisce la figura della donna invece di valorizzarla, perché sei tu la prima a sentirti complessata e inferiore in quanto donna, per cui accusi un uomo di essersi innervosito per il tuo sesso. No, basta con questa narrazione. Lui si è innervosito punto.
Ti sono mai capitati episodi simili?
Se qualcuno mi manca di rispetto mi so difendere da sola e lo mando a quel paese, a meno che non si tratti di qualcosa di grave come un’aggressione fisica o una vera violenza, caso in cui faccio subentrare la legge. Ma se si tratta di una cosa verbale mi so difendere da sola meglio di qualunque avvocato. Detto ciò, la gente prima di rivolgersi male a me ci pensa due volte, perché mi rispetta e perché io non faccio torti a nessuno; quindi, è anche difficile litigare con me.
Da quanto tempo conosci Rocco?
Da anni, e conosco bene anche sua moglie. Lui è tutto tranne uno che non rispetta le donne. Non possiamo negare che abbia un carattere fumantino e istintivo, ma non deriva dalla mancanza di rispetto nei confronti del sesso femminile. Non bisogna fare l'errore di pensare che, in quanto pornoattore, non rispetta le donne. In questa accusa ci trovo uno sterile e facile moralismo, totalmente fuori luogo, fatta peraltro da una giornalista che pensava di avere visibilità attraverso questa vicenda.
Ma hai visto che la maggior parte dei commenti sono a favore di Rocco?
Certo, infatti lei ha fatto un grande errore nel sottovalutare il pubblico e il popolo. La gente non è scema e sta scendendo in piazza in difesa di Rocco, perché lo sanno tutti chi è Rocco Siffredi. Lui è un personaggio amato da tutta Italia ed è riuscito a passare dal por*o a personaggio nazional popolare, amato dal grande pubblico e non così facilmente attaccabile come ingenuamente pensava la giornalista. Ti dico solo che dopo aver ricondiviso la vostra storia su Instagram il mio profilo è esploso di messaggi positivi nei suoi confronti, questo vorrà pur dire qualcosa.
Dandolo ha rivelato il nome della presunta vittima, ha fatto bene?
Non capisco perché non si rivelasse il nome. Se hai la forza di denunciare e chiedere giustizia è giusto rivelare il nome in prima persona. Dandolo ha fatto bene, ma il suo nome lo doveva rivelare in primis lei, esattamente come ha detto il grande avvocato Annamaria Bernardini De Pace. Basta con queste denunce senza volto. Sono tornata a La Zanzara e anche lì mi è parso di cogliere una certa diffidenza nei confronti della denuncia di cui stiamo parlando.