Ma com’è morto davvero Alex Marangon? Nonostante le indagini e i rilievi vadano avanti da giorni, ancora non ci sono certezze sulla morte del venticinquenne di Marcon. Ieri un sopralluogo nell’abbazia di Santa Bona di Vidor, nel Trevigiano, che non si capisce perché non sia stata ancora sottoposta a sequestro, e oggi un nuovo sopralluogo dalla terrazza che porta direttamente sul fiume. Si cercano alcuni indizi che possano essere utili alle indagini, come eventuali tracce di sangue o di caduta. Un caso su cui non si riesce a far chiarezza: omicidio o un volo accidentale dalla terrazza? L’ipotesi che possa trattarsi di un delitto è ancora la più accreditata, anche se mancano numerosi dettagli a far luce su quanto accaduto quella sera.
E non dimentichiamoci che la scena del delitto è stata alterata sia da eventi metereologici che dalla celebrazione di un matrimonio. Motivo che spinge gli inquirenti a non scartare a priori nessuna pista o ipotesi. C’è grande attesa per i risultati degli esami tossicologici e dei tessuti prelevati dal corpo di Alex, i quali però non saranno disponibili prima di un mese, per accertare l’eventuale stato di alterazione di Alex, e se avesse assunto o meno tisane di ayahuasca. Tra le domande che ancora restano senza risposta il perché i due curanderos, guaritori, colombiani abbiano avuto la possibilità di uscire dall'Italia e che ancora non siano stati ascoltati. Ma cosa si sta attendendo?