È arrivato primo nella gara della Coppa Shell del Ferrari Challenge a Imola: neanche il tempo di festeggiare la propria quarta vittoria stagionale che Roman Ziemian, quarantanovenne polacco, è stato arrestato da agenti della guardia di finanza.
Su di lui a quanto si apprende pendeva un mandato di cattura internazionale e, dopo il podio, per il pilota sono iniziati i guai: dal trionfo all’autodromo Enzo e Dino Ferrari alle camere di detenzione della Dozza. Ecco spiegato perché non ha partecipato alla seconda gara in programma…
Secondo il Resto del Carlino il mandato di arresto a carico di Ziemian sarebbe stato emesso “dal tribunale del distretto centrale di Seoul, in Corea del Sud, e diramato dall’Interpol, per sospetta truffa aggravata, riciclaggio e associazione criminale ad alta tecnologia.
Esito di una presunta truffa milionaria che secondo l’accusa il pilota polacco avrebbe sviluppato in concorso con altri complici: in sostanza secondo l'accusa avrebbe frodato 950 investitori, per 2 miliardi di won (pari a circa 16 milioni e mezzo di dollari) vendendo loro dei pacchetti pubblicitari su internet come investimento, invitandoli ad allargare, sempre di più, la platea di abbonati alla piattaforma «Futurenet» con la promessa di guadagnare di più. Gonfiando invece così le tasche di Ziemian e soci, senza ottenere in cambio né capitale, né investimenti”. In Corea la presunta truffa sarebbe partita nel 2020.