È tutta una questione di Dna? Ormai l’omicidio di Sharon Verzeni sembra legarsi sempre di più con quello di Yara Gambirasio, la tredicenne uccisa a pochi chilometri di distanza da Sharon sul finire del 2010. Non è solo la poca distanza ad unire i due delitti, ma anche perché Moussa Sangare, dopo aver ucciso Sharon è scappato verso Chignolo d'Isola, proprio lo stesso luogo in cui nel febbraio del 2011 fu trovato il corpo senza vita di Yara. Da questa circostanza è partita l’ipotesi che le due possano essere state uccise da un serial killer. Non solo, infatti sembrerebbe che Claudio Salvagni, il legale di Massimo Bossetti, l’ex muratore di Mapello condannato in via definitiva per l’omicidio della tredicenne, avrebbe richiesto alla procura un confronto del Dna.
Ovvero? Verificare che l’assassino di Sharon e Yara non sia la stessa persona. Moussa Sangare attualmente ha trentuno anni, quindi avrebbe ipoteticamente commesso l’omicidio di Yara a diciotto anni. Tuttavia l’avvocato ha prontamente negato di aver avanzato tale richiesta: “Ogni approfondimento è sempre positivo ma non ho chiesto nessun esame sul Dna che non sia quello di Ignoto 1. Sul corpo della ragazzina ci sono due Dna rimasti ignoti e nove formazioni pilifere che non appartengono a Bossetti. Chiediamo solo di cercare la verità”.