C’è davvero la mano di Massimo Bossetti, l’ex muratore di Mapello, dietro l’omicidio della tredicenne Yara Gambirasio? Per la giustizia italiana sì, con tanto di condanna all’ergastolo in via definitiva. Secondo il criminologo Michel Emi Maritato chi ha ucciso la tredicenne di Brembate avrebbe tolto la vita anche alla ventunenne indiana Sarbjit Kaur: “A distanza di un mese dall’omicidio di Yara, si rinviene il corpo di Sarbjit Kaur, vicino al fiume Serio, proprio a Cologno, nei pressi in cui fu ritrovato il corpo di Yara. Ci tengo a precisare che le due ragazze scompaiono esattamente lo stesso giorno della settimana, Yara venerdì 26 novembre 2010, Sarbjit venerdì 24 Dicembre 2010, questo è il primo pezzo del puzzle che fa emerge una sorta di ritualistica, che avvolge entrambi i casi, non credo affatto siano solo coincidenze”. A collegare i due crimini ci sarebbero anche le stesse ferite rinvenute su entrambi i corpi delle ragazze: due tagli all’altezza dei polsi e una profonda ferita alla testa. Eppure il caso di Sarbjit è stato subito etichettato come un suicidio. “Mi rifaccio alla consulenza fornita dall'anatomopatologa in sede di giudizio: “L'entità, la distribuzione, e il tipo di disegno dei tagli ritrovati sul corpo di Yara Gambirasio sono compatibili con lesioni inferte su un soggetto che non si stava muovendo, è molto difficile disegnare una X con un coltello sulla schiena di una persona se questa si muove”. Pertanto quei segni sono stati inferti quando la ragazzina era in stato d’incoscienza, o perlomeno quando non poteva muoversi”.
Nessun tentativo di difendersi, Yara molto probabilmente è stata colta di sorpresa. Secondo Maritato i tagli riscontrati appartengono a una precisa ritualistica: “Al momento del ritrovamento il corpo di Yara presenta alcune lesioni al capo, esattamente come Sarbjit, ed una ferita di punta e taglio sotto la mandibola, un taglio superficiale sulla mammella di sinistra che prosegue su tutto il torace, un’estesa lesione a forma di X in regione dorsale, una a forma di J in regione dorsale e dei tagli simmetrici ai polsi, altra ferita che ci riporta ai tagli inferti alla 21enne indiana. Questi segni fanno riferimento all’esoterismo, più precisamente alle rune usate nella cultura celtica”. Cultura in cui nulla viene lasciato al caso: “Nell’esoterismo il significato della runa rappresentata dalla X è il dono, o generosità. per cui il delitto di Yara è stato una sorta di dono, o meglio sacrificio esoterico, il dono che l’assassino ha voluto perpetrare in nome delle sue devianze esoteriche. Il taglio a forma di J in campo esoterico rappresenta il coraggio, l’impulsività e la vita movimentata, ma se vogliamo rifarci al simbolo druidico rappresenta appunto la celebrazione del raccolto e la fine del vecchio per iniziare il nuovo”. L’ipotesi di una possibile connessione è stata subito accantonata da parte degli inquirenti. Ad archiviare il caso di Sarbjit Kaur fu la pm Letizia Ruggeri, la stessa che si occupò del caso di Yara Gambirasio.