È arrivato quel momento dell’anno: Zerocalcare è a San Diego per il Comic-Con. E questo cosa significa? Una raffica di “video disegnetti” in cui ci rende partecipi delle sue avventure negli States. Perché, se conoscete un minimo Michele Rech, sapete già che capitano tutte a lui. Per la sua disperazione e per la nostra gioia di vederlo e sentirlo raccontato nel suo modo a cui siamo affezionati. Un Rebibbia Quarantine 2.0. E bene Zerocalcare ancora non è arrivato in fiera ma siamo già partiti con la prima disavventura in aeroporto. Anche se, ammettiamolo, questa è più una circostanza ciclica nel tempo. Il passaporto di Michele non gusta particolarmente agli americani. Kobane calling vi dice qualcosa? Licenza “poetica”: diamo per scontato di sì. “Calcola stavo ancora in fila al controllo dei passaporti, sento una voce che fa: “Please Michelle Rich come to the Lufthansa customer service”. Io penso che c’ho sonno, ma che caz*o mi frega di Michelle Rich". Ma quelli continuano: “Michelle Rich come to the customer service”. Allora l'editore mio che viaggiava con me mi dice “Atrezzo guarda che te sta a chiamà te”. Oddio può pure essere eh? Ma io c'ho sonno mi faccio proprio i caz*i mia! Se non ho capito è come se non è successo! Ma quello insiste: Michelle Rich devi da venììì Quindi allora vado, sicuro m'hanno perso le valigie sennò che caz*o mi chiamano a fa al customer service della Lufthansa”. Ehhhh.
Ma quali valige, ad aspettarlo c’erano due “guardie”: “Mi fanno Michelle Rich sò due ore che te chiamamo". Dico ho capito ma pure voi se dite un altro nome ma io che caz*o devo fare? Mi portano al solito stanzino sfigato con due sedie, ormai sò abituato a sta tiritera. Mi fanno: “Dicci tutti i paesi in cui hai viaggiato negli ultimi dieci anni”. Madonna regà tanto lo so che volete sapè. Sì sono stato in Iraq già lo sapete, ogni anno facciamo questa pantomima. E vagli a rispiegà i curdi, la guerra contro l'ISIS, Kobane e i fumetti. In inglese poi. Però non gli sta bene: “Dicci tutti gli altri viaggi che hai fatto negli ultimi dieci anni”, Tutti? Che ne so regà, sono stato in Spagna, Francia boh. Frosinone conta, la settimana scorsa? “Facci vedere il tuo profilo di Instagram”. E qui la scena madre, quando vedono i disegnetti che i fan di Zero gli chiedono alle fiere. Uno su tutti: lui vestito da Sailor Moon. La salvezza, ma dipende sempre dai punti di vista. Va detto: solo chi ha fatto file chilometriche che durano fino a notte fonda per un suo firmadillo può capire davvero la logica che si cela dietro al rituale dei disegnetti di Michele Rech. “E niente, è calato il silenzio. Se so guardati mezzi in imbarazzo, uno mezzo me voleva pure abbraccià e mi fa vattene, va. E basta, m'hanno mandato via, m'hanno pure fatto zompà la fila, mi sa che gli ho fatto pena”. E nel mentre attendiamo la prossima storia, co sto caldo se annamo a pija er gelato. Daje.