Ogni anno, alla vigilia del Festival di Sanremo, si ripete lo stesso pellegrinaggio tra i video del passato. Quelli dell’altro Sanremo, forse l’unico per chi è appassionato di motori. Nello specifico, il Rally di Sanremo. E, ancora meglio, quelli che si corsero per tutta la seconda metà degli anni Ottanta. Con il Gruppo B prima ed il Mondiale Rally poi, ma soprattutto con Miki Biasion al volante della Lancia Delta Integrale. Il pilota vicentino, due volte Campione del Mondo nel Rally (nel 1988 e 1989), a Sanremo ha anche vinto il titolo, in una foto stampata nella memoria degli appassionati assieme allo storico navigatore Tiziano Siviero. Biasion è rimasto celebre tra le pagine degli aforismi in tema motoristico per aver detto che “La cosa più bella che può fare un uomo vestito è guidare di traverso” cosa che, inutile dirlo, gli riusciva estremamente bene.
Erano altri tempi, ma la musica e le emozioni del Rally di Sanremo restano difficili da scordare e, soprattutto, impossibili da replicare. La gente rischiava la vita per vedere quei piloti, che senza elettronica né istinto di conservazione passavano spazzolando l’asfalto con una precisione millimetrica. Le macchine poi, sono ad oggi tra le più ammirate al mondo. Quelle del Gruppo B, come la Lancia Stratos, l’Audi Quattro e la Peugeot T16, ma anche quelle che vennero più tardi, come la Lancia Delta Integrale e la Ford Sierra RS Cosworth. Il Rally di Sanremo era l’occasione per vederle, sentirle e sognarle. In un palcoscenico che non regalava nulla a nessuno, senza televoto o esperti della giuria.
Nel video in calce, ad un certo punto compare un cartello giallo con una scritta (ahinoi) rossa: "Dio inventò i rally, creò la Lancia, chiamò Micky Biasion e gli disse: vai e diventa Campione del Mondo". Il resto, come si dice in questi casi, è storia.